Ma Livorno oppone una strenua difesa
VIRTUS SIENA-LIBURNIA LIVORNO 78-76 (27-24; 44-49; 62-60)
VIRTUS SIENA: Ricci 3, Bianchi 3, Mugnaini, Zeneli 6, Olleia 27, Lenardon 8, Imbrò 5, Falossi 15, Nasello 11, Cessel ne. All. Ricci.
LIBURNIA LIVORNO: Buzzo 13, Mannucci, Dell’Agnello 11, Montauti ne, Armillei 12, Dal Canto 7, Visigalli 29, Sidoti 2, Salazar 2. All. Pistolesi.
SIENA. La Virtus mette la terza battendo nell’anticipo della decima di andata la Liburnia Livorno per 78-76. E’ stata una grande prova di carattere quella offerta dai rossoblu, sia per la forza di un avversario che ha dimostrato di valere una classifica diversa da quella attuale, sia per le condizioni fisiche di molti elementi del roster di Ricci, recuperati in extremis e certamente non al 100% della forma. Si parte e la Sovrana è il solito rullo compressore. Lenardon, Olleia e Zeneli aprono il primo parziale che permette alla Virtus di volare subito sul 14-4, ma dopo un attimo di sbandamento Livorno replica, affidandosi all’ex Visigalli che praticamente da solo riporta i labronici a -3 al primo intervallo. Nel secondo periodo la formazione senese è meno fluida del solito in attacco e soprattutto concede moltissimo in difesa, dove Visigalli (24 dopo i primi 20′) è
un’autentica spina nel fianco. I gialloblu, sfruttando anche il terzo fallo di Zeneli (fermato dopo 20′ dalla febbre) e un tecnico a Imbrò, mettono la freccia e sorpassano, portandosi sul 44-49 all’intervallo lungo. Dopo la sosta di metà gara la Virtus stringe le maglie difensive. Nasello, stoicamente in campo nonostante un problema muscolare, si appiccica a Visigalli togliendolo dal gioco (5 punti in 20′ dopo lo show iniziale), Olleia colpisce a ripetizione dai 6,75 ed il contro sorpasso si materializza immediatamente. I rossoblu, però, non sono precisi dalla lunetta e sbagliano molti liberi che avrebbero permesso di allungare ulteriormente e si va così al terzo intervallo con la Sovrana Pulizie sul +2. L’ultimo periodo è molto equilibrato con le 2 squadre che arrivano appaiate al rush finale. Il canestro decisivo lo segna in penetrazione Imbrò (anche lui in
condizioni precarie) a 45″ dalla fine del match. Livorno per 2 volte prova a impattare, ma Armillei prima e Dell’Agnello poi, non riescono a trovare la via del canestro anche grazie all’ottima difesa rossoblu. La Virtus vince e può festeggiare in mezzo al campo e con i propri tifosi l’ottava vittoria su 10 partite, un cammino eccezionale, superiore ad ogni più rosea aspettativa.