LA SOVRANA PULIZIE VIRTUS SIENA – VALENTINA BOTTEGONE 74-70
(28-11, 46-32, 58-47)
LA SOVRANA PULIZIE VIRTUS SIENA: Pappalardo, Mirone, Bianchi 7, Neri, Olleia 12, Lenardon 23, Bruno 10, Nepi, Nasello 17, Bonelli 5. All: Braccagni
VALENTINA BOTTEGONE: Toppo 18, Marconato 4, Divac 13, Maspero 6, Galli 2, Toscano 23, Converso ne, Biagi, Angelucci, Fontana 4. All: Civinini
di Andrea Radi
SIENA. E’ una vittoria più sudata di come sembrava poter essere a fine secondo quarto, ma sono comunque due punti che fanno classifica e soprattutto morale per la Virtus, che raggiunge così i 4 punti in classifica, distaccando proprio una diretta concorrente come Bottegone, ancora ferma a 0.
Dopo un inizio di gara sfavillante per i ragazzi di coach Braccagni (28-11 a fine primo quarto), i rossoblu già dal secondo quarto sembrano trovare qualche difficoltà contro la zona schierata dagli avversari, che riescono ad attaccare solo grazie a qualche iniziativa personale dei singoli. L’arbitraggio “all’inglese”, molto permissivo (soltanto un fallo fischiato nei primi due quarti a Bottegone), consente alla compagine di coach Civinini di sviluppare una zona molto aggressiva, pronta a chiudersi a riccio quando la palla transita dal post, che sembra mettere in difficoltà il gioco virtussino.
Alla ripresa del gioco dopo l’intervallo, quella che scende in campo sembra non essere la stessa Virtus; la zona 2-3 ancora più chiusa sembra funzionare ed in attacco i pistoiesi, guidati da un immarcabile Toscano e da Toppo, costruiscono mattone dopo mattone i due parziali di 7-0 con i quali chiudono il terzo ed aprono il quarto quarto, che li riportano sotto la doppia cifra di svantaggio. Le percentuali che calano per la Virtus, soprattutto nel tiro da tre, unite a qualche disattenzione difensiva di troppo – soprattutto nelle situazione di post basso dei soliti Toscano e Toppo – non permettono alla Virtus di condurre il gioco. L’attacco alla zona sembra poco fluido, e soltanto le iniziative personali di Lenardon e Nasello creano qualche situazione di vantaggio, per sé e per i compagni; anche il rientro di Mirone, all’esordio stagionale in maglia Virtus, non dà l’energia sotto canestro sperata, anche se è evidente che il lungo non è ancora al 100% della forma: infatti non sono molti i minuti concessigli sul campo.
Negli ultimi minuti, con il punteggio in parità (dopo essere stati avanti anche di 20 ad inizio gara), gli spettri di Piombino sembrano tornare negli occhi dei giocatori della Virtus, facendo presagire gli ennesimi due punti buttati via nel finale: i rossoblu, però, mostrano di essere cresciuti sul piano mentale, dopo l’incredibile finale della trasferta di settimana scorsa, e con esperienza, caparbietà ed attributi riescono a portarsi a casa una partita che pareva compromessa nel secondo tempo, riuscendo a trovare punti nell’ultimo minuto in quel canestro che sembrava stregato, con la penetrazione di Bonelli ed i tiri liberi “della staffa” di Nasello e Lenardon.
Non è stata una passeggiata come sembrava prospettarsi dopo i primi 10 minuti, ma forse questo era proprio quello che serviva alla Virtus per dimostrare, e dimostrarsi, di essere finalmente pronti a livello mentale ad affrontare qualsiasi sfida.
La fotogallery di Augusto Mattioli