SIENA. Concluso il girone di andata a metà classifica con 12 punti all’attivo, la Virtus è pronta a tuffarsi nella fase decisiva del campionato. Domani sera alle 21 (radiocronaca diretta su Radio Siena) la compagine rossoblù è attesa dalla trasferta a Verbania dove Bianchi e soci affronteranno al capolista Paffoni Omegna. I virtussini sono reduci da 2 sconfitte consecutive e si troveranno di fronte il più duro degli avversari, visto che i rossoverdi, nonostante qualche assenza di rilievo, sono una squadra di grande valore, con un roster di assoluto livello che fino a questo momento ha meritato ampiamente la prima posizione. La Virtus dovrà scendere in campo senza timori reverenziali, sapendo di non aver niente da perdere. A presentare la gara è l’assistente della Sovrana Pulizie Edoardo Ceccarelli.
Siamo al giro di boa del campionato. Domani sera a Omegna inizia il vostro girone di ritorno…
«Personalmente credo che abbiamo fatto un girone d’andata positivo, siamo cresciuti, ci sono stati momenti di bel basket e altri con meno qualità, come normale in tutte le squadre. Adesso il campionato entra nel vivo e bisognerà farsi trovare pronti ad ogni partita».
Affrontate un’altra partita complicatissima, questa volta contro la capolista del girone…
«Omegna sulla carta era la più forte ad inizio campionato e lo sta dimostrando. Ha giocatori di categoria superiore e questo si vede ogni volta che giocano. Noi andremo in campo senza paura, pronti a sfruttare ogni errore».
Le ultime 2 sconfitte consecutive, anche se diverse tra loro, hanno minato qualche certezza all’interno del gruppo?
«Io credo di no, il passaggio a vuoto lo abbiamo avuto a Domodossola, ma con Fiorentina la squadra ha lottato fino alla fine, con una squadra che ha fior di professionisti».
La lotta per la salvezza è sempre più equilibrata. Quali sono secondo te gli aspetti più importanti per affrontare quella che si annuncia una bella ed impegnativa bagarre?
«A mio parere saranno fondamentali prima di tutto la condizione fisica e la tenuta mentale delle squadre, nessuno può dirsi salvo o spacciato fino a che il campionato non è finito e questo sarà un punto focale per tutti».