Il vice coach Ceccarelli presenta la trasferta
SIENA. Dopo la sconfitta esterna ad Alba ed il rinvio della gara interna contro la Fiorentina Basket a causa del Palio Straordinario, la Virtus torna in campo nel turno infrasettimanale. Domani, mercoledì 24, Siena sarà di scena a Borgosesia contro la Gessi Valsesia Borgosesia Basket.
Con una vittoria e due sconfitte, tra le quali quella maturata la scorsa giornata in casa con San Miniato, Valsesia arriva a questa partita con l’intenzione di far valere al massimo il fattore campo a favore. La Virtus, che arriva da due sconfitte consecutive, arriva invece con la voglia di dimostrare le sue vere potenzialità.
Ecco le parole del vice coach della Virtus Edoardo Ceccarelli in vista della prossima partita.
Dopo lo stop per il Palio straordinario, si riparte dal turno infrasettimanale. Come arrivano i rossoblu alla partita?
«E’ stata una settimana un po’ particolare. Arriviamo da piccoli infortuni, abbiamo recuperato Alessandro Nepi da poco, e con il Palio c’è stato qualche allenamento in meno, però tutto sommato siamo al completo. Veniamo da buoni allenamenti, dobbiamo rimettere a posto gli ultimi dettagli prima della partita. Non siamo ancora al 100%, ma settimana dopo settimana stiamo migliorando».
Trasferta a Borgosesia in vista. Che squadra è la Gessi?
«Valsesia è una squadra tosta, che per 35 minuti è stata punto a punto con San Miniato e li ha messi in difficoltà su quelle che sono le loro caratteristiche: ritmo e intensità. E’ una squadra che sa giocare a pallacanestro e ha sicuramente due punti di riferimento nel playmaker Quartuccio e nel lungo Gloria. Fanno della corsa e della qualità difensiva i propri marchi di fabbrica. Dovremo stare attenti, dovremo essere pazienti e precisi ad andare avanti con i giochi e provare a mettere in difficoltà la loro difesa con più passaggi che altro».
Cosa servirà in più rispetto alle prime due partite giocate?
«Prima di tutto dobbiamo recuperare il tono del campionato. E’ un campionato molto intenso, molto fisico, quindi la prima cosa da fare è riuscire ad adattarsi a quell’intensità e a quell’aggressività che richiede per essere competitivi. Fatto questo dobbiamo lavorare sulla nostra difesa: 100 punti subiti a partita sono troppi e sono soprattutto ingestibili per il nostro attacco. Dobbiamo ridurre la quantità di possessi degli avversari, dobbiamo metterli più in difficoltà e a quel punto dobbiamo andare in attacco ed essere noi a sporcare quelle che sono le scelte difensive avversarie».