SIENA. Altre 2 conferme molto significative da oggi sono ufficiali. Federico Bianchi e Gianmarco Olleia restano in maglia rossoblù e faranno parte del roster della prossima stagione a disposizione di coach Francesco Braccagni. Dopo aver sistemato il ruolo di play, la società di Piazzetta Don Perucatti mette a posto altre 2 caselle fondamentali nel settore degli esterni. Capitan Federico Bianchi, senese, guardia-ala classe 1990, metterà a disposizione della squadra grinta e aggressività, oltre al suo ruolo importantissimo di leadership nello spogliatoio rossoblù. Olleia, ala classe 1993 nativo di Terracina ma senese e virtussino d’adozione, grazie alla sua duttilità può fornire molte soluzioni a Braccagni, con un impiego sia da 3 che, per qualche minuto, da numero 4 tattico.
Federico Bianchi: “Sono felicissimo di continuare a far parte di questa splendida famiglia che è la Virtus. Ringrazio prima di tutto la società, che ancora una volta, dopo tanti anni trascorsi insieme, mi ha rinnovato la fiducia che mi ha sempre dimostrato. Nelle ultime stagioni abbiamo compiuto dei veri e propri miracoli sportivi, scalando 3 categorie e concludendo con la storica promozione in serie B del giugno scorso. Far parte di questa squadra, che è innanzitutto un gruppo di grandi amici, mi riempie d’orgoglio. Tornare in B, dove avevamo lasciato 4 anni fa con la semifinale per la Legadue, è una grande emozione e un grande stimolo. Proveremo a difendere la categoria con tutti i mezzi a nostra disposizione, non lasciando nulla di intentato. Salvarsi sarebbe un miracolo ancor più grande di quelli fatti di recente, ma quello che sono sicuro di poter promettere è proprio che lotteremo con le unghie e con i denti. Sono certo che lo faremo, ad ogni costo”.
Gianmarco Olleia: “Per me la Virtus rappresenta una seconda famiglia e una seconda casa. Ci sono persone con le quali ho instaurato un legame che va aldilà del semplice rapporto professionale. Vivo a Siena da 9 anni, in una città che mi ha dato la possibilità di studiare, di trovare amicizie e affetti. Quando eravamo in serie B negli anni scorsi io c’ero, così come quando ci siamo auto retrocessi dalla B alla C2. Ero presente quando le cose non andavano bene, quando ci dicevano che saremmo falliti e che avremmo chiuso. Io invece ho creduto nella società e nelle persone, ho sposato completamente il progetto e sono rimasto qui. Tornare in serie B dopo soli 3 anni è per me motivo di immensa felicità e mi riempie d’orgoglio. Adesso siamo dove la società merita di stare. Dalla B alla B andata e ritorno in soli 3 anni è una gioia infinita”.