La permanenza in B si gioca al meglio delle 5 partite
SIENA. Terminata la stagione al 15esimo posto in classifica, la Virtus è attesa ora dai Playout per giocarsi l’ultima possibilità per la salvezza. Domenica 28 aprile alle 21 i rossoblu scenderanno sul parquet del PalaTerme di Montecatini per Gara 1 della serie Playout contro la Montecatiniterme Basketball la quale, battendo Cecina nell’ultimo turno di campionato, si è assicurata il 12esimo posto in classifica, il miglior piazzamento tra le squadre ai Playout.
In stagione regolare il risultato degli scontri diretti è pari: se all’andata a Montecatini furono i termali a vincere per 77-59, al ritorno al PalaCorsoni furono i rossoblu a trionfare per 82-69.
La formula prevede una serie al meglio delle 5 partite al termine della quale la squadra sconfitta sarà direttamente retrocessa in serie C Gold. Le prime due partite saranno giocate in casa della squadra con il miglior piazzamento, in questo caso Montecatini, mentre per Gara 3 e Gara 4 la serie si sposterà a Siena, per poi tornare nella città termale per l’eventuale Gara 5.
Ecco le parole del vice coach della Sovrana Pulizie Edoardo Ceccarelli in vista dell’esordio ai Playout.
Terminata la regular season, come arriva la squadra ai Playout?
«Arriviamo un po’ in crescendo. Abbiamo fatto delle buone prestazioni, tra cui la vittoria con Empoli, siamo al completo, quindi ci dobbiamo e ci vogliamo provare».
Serie di Playout contro Montecatini. Che squadra è, come si affronta?
«Montecatini è una squadra che corre tanto, che va di ritmo, che è intensa. Ha in Meini un regista di altissima qualità, dobbiamo limitare lui, così come l’estro dei ragazzi un po’ più giovani. Secondo me siamo competitivi».
Che cosa servirà in questa serie, soprattutto in Gara 1?
«Servirà una buona dose di faccia tosta. Dobbiamo entrare in campo per essere più che aggressivi, dobbiamo essere intensi in difesa, metterli in difficoltà e metterli un po’ di paura. Chiaramente loro arrivano con un po’ di favore del pronostico, ma noi dobbiamo dimostrare che ci siamo alla grande».