"L’ordine naturale corregge le follie di gente incauta, il campionato sconta quindi i suoi errori ed è una ripulitura necessaria – afferma Campana -. Napoli e Capo d’Orlando sono state escluse per irregolarità amministrative e, quindi, con le 16 squadre addio al sud dei canestri, meno partite ma più qualità, specie al vertice. Meno affari per gli agenti, purtroppo almeno 50 professionisti (e fra loro Sacchetti), sono senza lavoro, alla faccia della solidarietà dei giocatori italiani. Negli anni d’oro del basket delle grandi rivalità non sarebbe mai successo la cessione di un Datome alla diretta concorrente per lo scudetto, adesso nessuno ci fa caso".
"Siena – continua il giornalista – è una sorta di Dream Team, mai vista una squadra del campionato italiano che può schierare 12 giocatori in grado di decidere un match. E' ancora più forte con Finley e Domercant, tanto da cedere addirittura uno dei gioielli azzurri. Se Siena perdesse, sarebbe una tragedia: è come se i ladri riuscissero ad entrare nel caveau del Monte. A meno che Roma – con una squadra di maggior qualità – non esca dal buonismo tecnico stile veltroniano, cioè del suo primo tifoso; Domercant ecceda in protagonismo e un coach vincente come Sergio Scariolo venga chiamato a stagione in corso (come è probabile) da Milano o dalla Virtus Bologna. E inoltre che il team di… Mussari e Ceccherini, i due Dioscuri di Siena, sia sazio di gloria, perché credo che vincerà la sua prima Euroleague, o almeno glielo auguro".
Ma le altre squadre di vertice dovranno fare solo da comparse?
"Attenti alle bolognesi, la Virtus di Boykins, se diventa squadra, e la ricostruita Fortitudo con testa e anima più slava. Per l’Armani Jeans c'è da dire che l’abito fa il monaco solo nella moda, in campo bastano i pantaloncini. Il club acquistato dal re della moda italiana è un punto interrogativo, dal management al telaio della squadra non proprio perfetto anche quest’anno".
Enrico Campana segnala, poi, un fatto davvero inopinato per il basket italiano: "Un privato, Claudio Sabatini, ha acquistato il palasport di Casalecchio facendone una specie di Victoria Station di beatlesiana memoria, con tanto di museo Virtus. Ha messo sul tavolo 30 milioni che diventeranno 40 con le opere di ampliamento. Davide e Golia, avrebbe detto Valerio Bianchini: un uomo solo contro la potenza di una banca…"
E tanto per parlare dei singoli, ecco le previsioni dell'opinionista Campana, che punta su Boykins, il piccolo mago della NBA col suo metro e 60, se la squadra lo segue, senza scordare almeno altre 6-7 alternative a cominciare da Tyrrell McIntyre, un sacrificio da 2 milioni d’euro. Giocatore chiave sarà il finlandese Pettiri Kaponen che ha preferito la Virtus alla NBA, in controtendenza, rispetto a Danilo Gallinari, che ha optato per i favolosi Knicks".
Naturalmente Campana ha anche una sua ricetta per far rinscere l'abbacchiato basket italiano: "Togliere ai club i vivai che alimentano un piccolo mercato delle vacche declassante per la scuola italiana, creare un campionato tipo NCAA con le scelte per avere maggior equilibrio, e omogeneità: non è possibile che l’incasso totale dei 18 club dello scorso anno della regular season sia inferiore al budget di Siena che a giugno dell’anno scorso sfiorava 14 milioni dal bilancio registrato della SPA".
Siena, dunque, come modello di gestione?
"Recentemente – ridacchia Campana – Ferdinando Minucci ha detto davanti ad altri che sono stato io a metterlo in quel posto, è vero, e come direttore di SuperBasket scrissi che un giorno il basket avrebbe fatto i conti con lui. Paradossalmente la crisi finanziaria dell’ateneo senese potrebbe essere risolta vendendo la squadra di basket, Roma o Milano potrebbero mettere sul tavolo 100 milioni per una squadra così…".
Infine, una battuta sule ultime "promozioni" ad altolivello: "Il doppio ruolo di Meneghin e Ferdinando Minucci, l’uno commissario e stipendiato della Fip e l’altro direttore generale e presidente della Mens Sana. Teoricamente saranno loro a decidersi lo stipendio, conoscendoli, in pratica, sono convinto che faranno un “beau geste” e se lo diminuiranno, avendo avuto tanto da questo sport".