di Enrico Campana
SIENA. Chiude col basket italiano Harold Jamison, 33 anni, 205 centimetri, giocatore di forza tecnica e cuore. Era considerato il Meneghin nero. Due anni ad Avellino e due stagioni a Ferrara, protagonista della scalata in A-1 e l’anno scorso del bel finale di campionato che ha visto gli emiliani sfiorare i playoff. Che le strade si stavano separando si era capito domenica, quando dalla società è arrivata una critica comprensibile. “Poteva prendere qualche rimbalzo in più”, l’hanno rimproverato e in effetti il “maggiordomo Harold” domenica ha segnato un -7 di valutazione davvero inusitato. Da qui una separazione che non era certo nell’aria, anche se dall’anno scorso era passato a 15,1 punti, 5,8 rimbalzi a 18,6 di valutazione a 10,3, 4,7 rimbalzi, 8,5 di valutazione, a parte uno scadentissimo 47% sui tiri liberi che si sa, sono stati sempre indigesti per lui come per tanti altri giocatori importanti, vedi Shaquille O’Neal.
Il comunicato ufficiale dice che “Basket Club Ferrara e Harold Jamison hanno risolto consensualmente il contratto in essere. Harold Jamison – uno dei protagonisti della storica promozione in Serie A del 2008 – ha disputato in maglia bianconera in tre stagioni 73 partite, realizzando 976 punti, 6° assoluto nella storia del Basket Club. Ad Harold il Club fa un sincero in bocca al lupo! per il prosieguo della sua carriera”.
Nato nel South Carolina, Jamison dopo aver giocato buon con la maglia dei Tigers di Clemson Un. ha messo piede nella NBA (Miami e Clippers) e disputato 3 campionati in Polonia (2 a Wroclaw e 1 col Prokom Sopot) e in Italia ha vestito le maglie di Scafati, Avellino e Ferrara salvo una puntata in Portorico.
Ferrara è penultima in A1, anche se ai primi posti delle classifiche c’è un giocatore spettacolare come Anthony Grundy. Forse Harold e altri compagni erano stufi di sgobbare anche per il compagno, o forse ci sono ragioni personali perché le ultime esibizioni di quello che viene descritto “un pezzo di pane” da chi l’ha avuto in squadra non sono state all’altezza della sua professionalità.
Intanto il derby di sabato fra Varese e Cantù potrebbe vedere il debutto di due nuovi stranieri, per la Ngc Cantù l’ala serba Vladimir Micov e l’americano Donnie McGrath per Varese. Da parte sua Cremona vorrebbe tagliare Forbes per ingaggiare Matt Walsh dell’Olimpia Lubiana top-scorer di Eurolega. Da Lubiana si muoverebbe anche Sani Becirovic, ex Roma, passaporto italiano, che potrebbe firmare per Ferrara dove Daniel Farabello ha problemi fisici, mentre il posto di Jamison sarebbe preso da Sharrod Ford, una delle illustre vittime della purga Virtus, che ha lasciato San Pietroburgo alle prese con problemi economici e “potrebbe spostare gli equilibri”. Altro candidato è Mo Taylor, lungo visto a Milano lo scorso anno.
SIENA. Chiude col basket italiano Harold Jamison, 33 anni, 205 centimetri, giocatore di forza tecnica e cuore. Era considerato il Meneghin nero. Due anni ad Avellino e due stagioni a Ferrara, protagonista della scalata in A-1 e l’anno scorso del bel finale di campionato che ha visto gli emiliani sfiorare i playoff. Che le strade si stavano separando si era capito domenica, quando dalla società è arrivata una critica comprensibile. “Poteva prendere qualche rimbalzo in più”, l’hanno rimproverato e in effetti il “maggiordomo Harold” domenica ha segnato un -7 di valutazione davvero inusitato. Da qui una separazione che non era certo nell’aria, anche se dall’anno scorso era passato a 15,1 punti, 5,8 rimbalzi a 18,6 di valutazione a 10,3, 4,7 rimbalzi, 8,5 di valutazione, a parte uno scadentissimo 47% sui tiri liberi che si sa, sono stati sempre indigesti per lui come per tanti altri giocatori importanti, vedi Shaquille O’Neal.
Il comunicato ufficiale dice che “Basket Club Ferrara e Harold Jamison hanno risolto consensualmente il contratto in essere. Harold Jamison – uno dei protagonisti della storica promozione in Serie A del 2008 – ha disputato in maglia bianconera in tre stagioni 73 partite, realizzando 976 punti, 6° assoluto nella storia del Basket Club. Ad Harold il Club fa un sincero in bocca al lupo! per il prosieguo della sua carriera”.
Nato nel South Carolina, Jamison dopo aver giocato buon con la maglia dei Tigers di Clemson Un. ha messo piede nella NBA (Miami e Clippers) e disputato 3 campionati in Polonia (2 a Wroclaw e 1 col Prokom Sopot) e in Italia ha vestito le maglie di Scafati, Avellino e Ferrara salvo una puntata in Portorico.
Ferrara è penultima in A1, anche se ai primi posti delle classifiche c’è un giocatore spettacolare come Anthony Grundy. Forse Harold e altri compagni erano stufi di sgobbare anche per il compagno, o forse ci sono ragioni personali perché le ultime esibizioni di quello che viene descritto “un pezzo di pane” da chi l’ha avuto in squadra non sono state all’altezza della sua professionalità.
Intanto il derby di sabato fra Varese e Cantù potrebbe vedere il debutto di due nuovi stranieri, per la Ngc Cantù l’ala serba Vladimir Micov e l’americano Donnie McGrath per Varese. Da parte sua Cremona vorrebbe tagliare Forbes per ingaggiare Matt Walsh dell’Olimpia Lubiana top-scorer di Eurolega. Da Lubiana si muoverebbe anche Sani Becirovic, ex Roma, passaporto italiano, che potrebbe firmare per Ferrara dove Daniel Farabello ha problemi fisici, mentre il posto di Jamison sarebbe preso da Sharrod Ford, una delle illustre vittime della purga Virtus, che ha lasciato San Pietroburgo alle prese con problemi economici e “potrebbe spostare gli equilibri”. Altro candidato è Mo Taylor, lungo visto a Milano lo scorso anno.