Si è spenta la luce della Mens Sana Basket?
di Augusto Mattioli
SIENA. E’ ad un passaggio fondamentale la situazione della Mens Sana Basket. La crisi finanziaria è profonda e basta una piccola spinta per farla precipitare. Anche un semplice taglio della luce deciso dalla Polisportiva Mens sana. Certo, le responsabilità vanno ricercate nella gestione attuale, che a nostro parere ha fatto il passo più lungo della gamba, non dando sufficienti garanzie di credibilità per eventuali altri investitori, che si sono defilati in attesa che qualcosa (ma cosa?) maturi.
La situazione attuale è figlia della crisi che ha ridimensionato la Mens Sana pluriscudettata, causata certamente da chi gestiva la società ma anche da chi lasciava fare tutto a Ferdinando Minucci. Che ha poi dovuto fare i conti con la crisi della Banca da cui arrivavano i mezzi per primeggiare.
E bisogna dire chiaramente che anche la Polisportiva ha le sue responsabilità di una crisi non ancora conclusa. La Polisportiva è la proprietaria del Palasport e ovviamente se un utente non paga quanto deve ha il diritto di rivalersi. Però, è bene ricordare che questo impianto è stato realizzato e pagato, se ben ricordiamo, con i contributi delle erogazioni della Banca, con cui si pagava il mutuo contratto dalla società. Insomma, una partita di giro. Con questa osservazione vogliamo solo dire che l’impianto in qualche modo è anche della città. Cosi come il basket è un’attività della città che comunque va salvaguardata. La dirigenza della Polisportiva deve tenerne conto quando decide di tagliare la luce.