di Enrico Campana
SIENA. Adesso la notizia è ufficiale essendo intervenuto un ragionevole accordo fra le parti curato dai rispettivi legali, per cui Carlo Recalcati, assistito dall’avvocato Storelli, lascia la Nazionale maschile di basket con una buonuscita per il rimanente anno di contratto e rinuncia a una postilla che gli garantiva il rinnovo per l’anno successivo nel caso di qualificazione per gli europei nel torneo pre-europeo in programma la prossima estate.
“La Federazione Italiana Pallacanestro – si legge in un comunicato – ringrazia coach Carlo Recalcati per l'opera professionale di altissimo livello prestata a beneficio della pallacanestro italiana, evidenziando i grandi successi raggiunti dalla Nazionale "A" sotto la sua guida. Riconosce a coach Recalcati disponibilità professionale e umana dimostrate negli otto anni di collaborazione, nonché rare ed impeccabili doti morali, esempio di lealtà e correttezza sportiva”
Coach Carlo Recalcati, da parte sua, ringrazia la F.I.P. per l'onore di avergli permesso di guidare la Nazionale "A" per ben otto anni, periodo in cui ha tratto gratificazioni professionali ed umane indelebili.
Adesso è questione di giorni e ore per l’annuncio del nuovo coach, e tutto lascia pensare che sia stato già raggiunto l’accordo fra Jasmin Repesa, il coach serbo-croato che agli europei è riuscito a dare alla Croazia la qualificazione ai mondiali in Turchia e vanta ben 8 anni di esperienza di basket italiano con 5 finali scudetto di cui una vinta, 4 con la Fortitudo con un successo, una Supercoppaa e una finale di Eurolega, e una alla guida di Roma che ha lasciato dopo una finale scudetto persa con Siena, esattamente un anno fa.
Il suo nome che è sinonimo di correttezza e di capacità di lavoro in palestra e nella scoperta di talenti sarebbe gradito ai giocatori azzurri, alcuni dei quali sono stati suoi allievi come Belinelli e Mancinelli. E sarebbe quindi in corso la trattativa per definire i dettagli col suo nuovo agente, l’avvocato Balducci di Perugia con la sua Protalent che cura gli interessi di moltissime star europee, come i lituani Siskaukas e Jasikevicius.
Alcuuni media danno invece ancora delle possibilità a Simone Pianigiani e Stefano Sacripanti, ma il part-time sarebbe una jattura per una nazionale da rifondare nello spirito e verificare subito le disponibilità e le motivazioni di tutti i giocatori, a cominciare dai tre azzurri NBA. Il nuovo coach ha bisogno di entrare subito nelle sue funzioni e la nazionale non può incorrere in peccati di programmazione imperdonabile.
Però Dino Meneghin martedì, dopo la conferenza stampa di Roma col presidente del Credito Sportivo per il piano riguardante la realizzazione di nuovi impianti varato dal Governo, verrà a Siena nel pomeriggio per la presentazione di un libro. ("Storia sociale della pallacanestro in Italia") C’è chi pensa che la trasferta, in realtà, sia dovuta principalmente alla necessità di incontrare Simone Pianigiani. Un pizzico di suspence non guasta, in ogni caso Meneghin si considera libero in questa scelta, anche perché ha avuto una delega totale dal Consiglio federale.
SIENA. Adesso la notizia è ufficiale essendo intervenuto un ragionevole accordo fra le parti curato dai rispettivi legali, per cui Carlo Recalcati, assistito dall’avvocato Storelli, lascia la Nazionale maschile di basket con una buonuscita per il rimanente anno di contratto e rinuncia a una postilla che gli garantiva il rinnovo per l’anno successivo nel caso di qualificazione per gli europei nel torneo pre-europeo in programma la prossima estate.
“La Federazione Italiana Pallacanestro – si legge in un comunicato – ringrazia coach Carlo Recalcati per l'opera professionale di altissimo livello prestata a beneficio della pallacanestro italiana, evidenziando i grandi successi raggiunti dalla Nazionale "A" sotto la sua guida. Riconosce a coach Recalcati disponibilità professionale e umana dimostrate negli otto anni di collaborazione, nonché rare ed impeccabili doti morali, esempio di lealtà e correttezza sportiva”
Coach Carlo Recalcati, da parte sua, ringrazia la F.I.P. per l'onore di avergli permesso di guidare la Nazionale "A" per ben otto anni, periodo in cui ha tratto gratificazioni professionali ed umane indelebili.
Adesso è questione di giorni e ore per l’annuncio del nuovo coach, e tutto lascia pensare che sia stato già raggiunto l’accordo fra Jasmin Repesa, il coach serbo-croato che agli europei è riuscito a dare alla Croazia la qualificazione ai mondiali in Turchia e vanta ben 8 anni di esperienza di basket italiano con 5 finali scudetto di cui una vinta, 4 con la Fortitudo con un successo, una Supercoppaa e una finale di Eurolega, e una alla guida di Roma che ha lasciato dopo una finale scudetto persa con Siena, esattamente un anno fa.
Il suo nome che è sinonimo di correttezza e di capacità di lavoro in palestra e nella scoperta di talenti sarebbe gradito ai giocatori azzurri, alcuni dei quali sono stati suoi allievi come Belinelli e Mancinelli. E sarebbe quindi in corso la trattativa per definire i dettagli col suo nuovo agente, l’avvocato Balducci di Perugia con la sua Protalent che cura gli interessi di moltissime star europee, come i lituani Siskaukas e Jasikevicius.
Alcuuni media danno invece ancora delle possibilità a Simone Pianigiani e Stefano Sacripanti, ma il part-time sarebbe una jattura per una nazionale da rifondare nello spirito e verificare subito le disponibilità e le motivazioni di tutti i giocatori, a cominciare dai tre azzurri NBA. Il nuovo coach ha bisogno di entrare subito nelle sue funzioni e la nazionale non può incorrere in peccati di programmazione imperdonabile.
Però Dino Meneghin martedì, dopo la conferenza stampa di Roma col presidente del Credito Sportivo per il piano riguardante la realizzazione di nuovi impianti varato dal Governo, verrà a Siena nel pomeriggio per la presentazione di un libro. ("Storia sociale della pallacanestro in Italia") C’è chi pensa che la trasferta, in realtà, sia dovuta principalmente alla necessità di incontrare Simone Pianigiani. Un pizzico di suspence non guasta, in ogni caso Meneghin si considera libero in questa scelta, anche perché ha avuto una delega totale dal Consiglio federale.