La Mens Sana come l'araba fenice?
SIENA. Ore 15 del 10 luglio 2014. Sala delle riunioni della Polisportiva Mens sana 1871. Una data da ricordare. Quella della presa d’atto della nuova realtà della pallacanestro senese tornata indietro di non sappiamo di quanti anni. Si riparte da una nuova società, Mens Sana 1871 che prende il posto della defunta Mens Sana Basket, il cui fallimento, sancito dalla sentenza del tribunale, ha provocato fortissimi danni materiali e morali alla città nel suo insieme, allo sport, alle persone che vi lavoravano. E’ probabile che la nuova società sia ammessa dalla Federbasket quando il 18 luglio sarà decisa la composizione dei vari tornei alla Dnb. Un torneo non facile che non farà sconti a nessuno, sicuramente neanche ad una società come la Mens sana che ha dietro di sé una storia importante nel basket italiano. Potrebbero essere lunghi, molto lunghi i tempi per un ritorno a quei livelli ai quali i senesi si sono abituati in questi anni di vacche grasse.”Nostro obiettivo – ha detto il presidente della Mens sana polisportiva Piero Ricci – è tornare ai vertici il prima possibile per recuperare i livelli raggiunti” aggiungendo però un”non lo sappiamo quando”.
In ogni caso il cantiere per la ricostruzione futura è aperto. Ricci ha parlato di un accordo per un anno con uno sponsor di cui non ha rivelato in nome con possibilità di due anni di rinnovo. I primi due mattoni concreti per la difficile ricostruzione sono stati presentati. Sono due senesi . Lorenzo Marruganti, sarà il direttore sportivo incarico che ha svolto a Teramo e successivamente a Lucca, dopo avere lasciato la Mens sana, gestita da Ferdinando Minucci, uomo che non ha mai gradito che qualcuno potesse fargli ombra. Matteo Mecacci, contradaiolo dell’ Istrice, 28 anni, è nato cestisticamente alla Virtus dove ha allenato fino alla Dna per poi approdare a Lucca con Marruganti. Ambedue non hanno nascosto la loro emozione. “ Sono felice di essere qui – ha esordito il neo direttore sportivo -. Quando me ne sono andato speravo di tornare. Ma al tempo stesso sono anche triste e malinconico perché non pensavo di trovare così tante macerie. Ma ora è il momento giusto per parlare del presente e voltare pagina”. Giusto ragionamento. Ma bisogna anche non dimenticare ciò che è stato e stabilire chi e cosa ha affossato non solo il basket (dove chi comandava senza poter mettere niente in discussione era il vertice di Mps per cui si capiscono molti silenzi), la Banca, la Fondazione tanto per citare le situazioni più eclatanti, non dimenticando il calcio il cui futuro è ancora molto incerto. Mezzaroma se n’è andato, ma quando arrivò fu benedetto dai vertici della banca che fecero passerella nella conferenza stampa di presentazione nella sala Maccherini al Comune di Siena. Forse sperava che salvando il calcio potesse avere qualche incarico nel suo settore di attività.
“Questo mio incarico è una vera e propria sfida – ha aggiunto Mecacci – c’è tanto da fare. Occorre costruire la squadra da zero. Per me questo è un onore enorme e spero nel sostegno dei tifosi. Perchè si tratta di un campionato difficile, particolare”.