SIENA. Sono stati ufficializzati i nuovi numeri di maglia dei giocatori che prenderanno parte al prossimo campionato di Serie A2.
Sono confermatissimi sia Marco Fabroni che Simone Di Tommaso, che lo scorso anno hanno fornito buone prove e si sono immediatamente legati molto bene al contesto senese, dimostrando di credere fortemente nel progetto biancoblu. Fabroni disputerà la prossima stagione con il numero 1 (la prima volta che lo indossò in Serie A2 era il 2003 a Cagliari), Di Tommaso avrà la 14.
Per quel che riguarda gli opposti, invece, il “colpo” estivo Martin Nemec vestirà la 12. E’ un numero “nuovo” per lo slovacco, che in Italia ha sempre giocato con il numero 7, sia a Perugia che a Città di Castello (dove era compagno di Vedovotto) che anche a Trento, dove ha vinto uno scudetto. Lo scorso anno Nemec ha vestito la maglia numero 1 nella formazione turca del Besiktas mentre nella nazionale del suo Paese spesso indossa il 10 o il 17. Nessuna novità, invece, per Cesare Gradi che continuerà ad indossare il numero 5 (che in passato aveva anche a Sora).
Capitolo schiacciatori. Filippo Vedovotto prosegue per la sua strada e si tiene stretto il numero 4, al quale è affezionato e che ha avuto anche a Città di Castello, Milano e Padova prima dell’arrivo alla Emma Villas Siena. Michele Fedrizzi, un altro dei “colpi” estivi del team senese, avrà il 15: è un numero che lo accompagna dal 2013 a Trento e che lo ha seguito pure a Molfetta e a Padova (in passato lo si era visto anche con il 13 e in maglia azzurra della Nazionale con il 21). Lo schiacciatore brasiliano Alisson Melo vestirà il 18: nella compagine brasiliana del Lebes Gedore Canoas, team della Superlega carioca dove ha militato con buoni risultati nella passata stagione, aveva l’11. Alessandro Graziani avrà il 10: in passato lo si è visto spesso con il 5, ora ha raddoppiato.
Ci spostiamo al centro, dove troviamo un’altra novità. Vincenzo Spadavecchia, uno dei migliori centrali dello scorso torneo di Serie A2, cambia numero e passa dal 13 con il quale ha affrontato la precedente annata sportiva al 3. Tre è il numero perfetto, e speriamo possa essere di buon auspicio per il giovane pallavolista originario della Puglia, pronto a crescere ancora e a fare un ulteriore salto di qualità. Un suo compagno di reparto avrà un numero a lui “vicino”: stiamo parlando di Federico Bargi, che conferma il 2 che aveva a Spoleto (e in precedenza pure a Cantù). Qualche mese fa Spadavecchia e Bargi si sono ritrovati in più occasioni da parti opposte della rete: adesso si trovano invece a giocare nella stessa squadra… e hanno anche numeri “vicini”. Per Roberto Braga non ci sono dubbi: il veterano biancoblu giocherà con l’11, numero che ha scelto più volte e con il quale è conosciuto e apprezzato dai tifosi dell’Emma Villas; in passato, tra l’altro, lo aveva indossato pure ad Ancona, Perugia, Bologna, Città di Castello e San Giustino, si tratta quindi di un forte legame, se così vogliamo dire.
E per chiudere i liberi. Andrea Giovi in carriera ha cambiato molti numeri, ma quello che è stato più presente sulle sue spalle è stato il 7: e questo sarà il suo numero anche a Siena. L’ha avuto a Verona, per quattro anni a Perugia, e prima a San Giustino, a Latina, per due anni a Corigliano, a Spoleto. In Nazionale lo si è visto anche con il 17 ed il 14, e quest’ultimo numero lo ha anche avuto un anno a San Giustino. Filippo Pochini vestirà il 13: nella sua precedente avventura con Siena aveva questo numero, tornerà adesso a indossarlo.
“Il numero 11 mi accompagna sin da quando facevo il settore giovanile alla Sisley Volley Treviso”, spiega Roberto Braga. E nelle sue parole si legge quindi l’affetto verso un qualcosa che è con lui e lo accompagna sin dall’inizio della sua carriera, e in esso c’è forse anche qualcosa di benaugurante e di scaramantico per quelle che saranno le sfide che verranno vissute in futuro.
“Io non ho nessuna scaramanzia – commenta Marco Fabroni – ma ormai il numero 1 mi accompagna da tante stagioni. All’inizio della mia carriera avevo il 12, che era il numero di mio padre che non lo ha mai cambiato. Però poi nelle squadre nelle quali sono andato a giocare l’ho trovato occupato, quindi ho giocato prima con l’11 e poi con l’1. Proprio indossando il numero 1 le cose sono andate molto bene, così l’ho mantenuto fino ad oggi”.