Prima tra le donne la sangimignanese Chiara Giachi
SIENA. Sono stati oltre mille i partecipanti della 32esima edizione del Vivicittà: un fiume di sportivi, e non solo, che domenica 12 aprile hanno animato il centro storico di Siena. Un successo su tutta la linea, sia in termini organizzativi che di partecipazione, per il Comitato UISP di Siena, che ha portato a termine con grande soddisfazione quella che a buon diritto è definita come “la corsa più grande del mondo” capace di coinvolgere oltre 80 città in Italia e nel mondo.
Alla partenza, fissata alle ore 9.30 da Piazza del Campo, insieme ai podisti impegnati nella 12 km, tantissime famiglie con bambini che si sono cimentati nelle due non passeggiate non competitive di 5 e 2,5 km.
I risultati – A tagliare per primo il traguardo del percorso ad anello con arrivo e partenza sotto la Torre del Mangia, il keniota classe 1990 Tiongik Paul, in 38 minuti e 11 secondi seguito a ruota, ad appena un secondo di distanza, dal connazionale Tum David Kiplangat. Terzo sul podio Matteo Cannucci dell’Associazione Sportiva il Fiorino di Sesto Fiorentino. Per il primo senese dobbiamo scendere fino in quinta posizione dove troviamo Luciano Possumato (Gruppo Podistico Valenti) , alle spalle del sangimignanese Domenico La Banca. Il titolo femminile va invece alla turrita Chiara Giachi (46′ 32”) seguita da Daniela Furlani della Polisportiva Chianciano, e Angela Carpino della Polisportiva Mens Sana. Vince il titolo di squadra, con il maggior numero di partecipanti, la Mens Sana con oltre 120 iscritti.
A conclusione della giornata, la cerimonia di premiazione, alla presenza del presidente del Comitato UISP di Siena Paolo Ridolfi, del vicevresidente nazionale Simone Pacciani e dell’assessore allo Sport Leonardo Tafani.
“Una splendida giornata di sport – commenta il presidente Ridolfi .-, che conferma, dopo la bellissima esperienza della Terre di Siena UltraMarathon, quanto grande sia la capacità aggregante della corsa: un gesto naturale capace di avvicinare tantissime persone allo sport per tutti, così come inteso nell’etica UISP. Sport, socialità, consapevolezza, sono questi i temi che legano i nostri “grandi eventi”, resi tali da una partecipazione sempre più ampia e matura, e per la quale non posso che ringraziare di cuore tutti i partecipanti e quanti, volontariamente, hanno offerto il proprio contributo. Un’altra scommessa vinta quindi che però certo non ci distoglie dai prossimi obiettivi, come il Meeting della Liberazione, in programma il prossimo 25 aprile e al quale il Comitato sta già lavorando da tempo con grande impegno”.