Presto gli esami alle Capannelle per la fantina di Piancastagnaio
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PIANCASTAGNAIO. Dopo la mitica Rompicollo, ci sarà di nuovo una donna in piazza? Magari a correre il palio? Chissà, con il tempo potrebbe anche cadere uno dei tanti luoghi comuni, non solo dello sport, secondo cui l’equitazione a livello agonistico-professionale è “roba da maschi”; anche il termine amazzone, a dispetto della sua etimologia (dal greco a-mazon priva delle mammelle, per indicare le mitiche guerriere che si bruciavano la mammella destra perché impediva loro l’uso dell’arco), ha finito per connotare un’accezione nobile e raffinata, tutta femminile, dell’arte di cavalcare, per lo più nel salto ad ostacoli.
Fa piacere invece sapere, al di là delle sterili contrapposizioni uomo-donna, che anche nel gentil sesso c’è chi si vuol cimentare nella difficile specialità del galoppo, e non per sentirsi pari al cosiddetto sesso forte, ma semplicemente perché prova la passione della corsa e del cavallo. Una passione la sua che ha radici antiche, trasmessale dalla mamma, cavallerizza a sua volta, e dalla nonna, di origini argentine, fatta di termini come gaucho e pampas sempre a lei rimasti confidenziali, e diventata sempre più dirompente da quando le sue abilità, non solamente tecniche, ma anche caratteriali sono entrate nel mirino di Giampiero Giorgeschi, già fantino con il soprannome di Sorriso, ora allevatore e allenatore.
Stiamo parlando di Vanessa Paladini, pianese di 21 anni, di cui almeno 10 passati in sella, con i cavalli che le trasmettono “l’adrenalina della corsa, con l’ebbrezza del vento e il dolce rumore degli zoccoli”. Due occhi azzurri come il mare, capaci di spaziare lontano e testimoni di una sfida da vincere, fatta non solo di progetti ma anche dell’umile quotidianità dell’accudire i cavalli, dell’impegno continuo e dei sacrifici. Un feeling unico con l’animale, “che è un essere senziente e pensante come noi”. Prossimamente gli esami teorico-pratici all’ippodromo romano delle Capannelle, uno dei santuari del galoppo. Le donne hanno sempre frequentato la scuderia delle “Conserve”, nei pressi del paese, dove Sorriso opera, ma questa volta, anche per lui, abituato a raccogliere e vincere sfide ben più difficili, potrebbe essere arrivato il momento di un ulteriore salto di qualità.