Impossibile utilizzare l'impianto di Castelllina Scalo
SIENA. “Siamo stati costretti ad andare a giocare fuori provincia – afferma in una nota la società bianconera -, vuoi per la mancanza di un diamante nel Comune di Siena, vuoi per l’impossibilità di utilizzare il campo di Castellina Scalo, che è gestito da un’altra società, per poter svolgere gli allenamenti della seniores e dell’Under 15. In particolare la serie C nelle prime due stagioni di vita della nostra società è stata costretta ad arrangiarsi ad allenarsi o sul campino del Petriccio o sul campo di calcio del Meroni. Alla nostra richiesta di poterci allenare a Castellina Scalo abbiamo, infatti, sempre ricevuto risposte negative. Il Cosmos, dal canto suo, ci offre questa possibilità, oltretutto su un diamante che, al contrario dell’unico impianto della nostra provincia, è regolamentare per la categoria seniores”. Per il batti e corri senese si tratta di un’odissea che va avanti dal 1978, anno di nascita di questo sport a Siena e nella quale viene ancora di più rimarcata la differenza tra i vari sport.
Nel 2018 abbiamo presentato, come già in passato era stato fatto, in più occasioni, da Antonio Scialoja negli anni ’80 e da Giancarlo Chiantini negli anni ’90, all’Amministrazione comunale la richiesta di inserimento nel Piano operativo di un impianto. Richiesta che, nonostante alcuni incontri con l’ex assessore Michelotti, non si è purtroppo mai concretizzata in qualcosa di fattivo. Abbiamo ottenuto in concessione – e di questo dobbiamo ringraziare l’assessore allo Sport, Paolo Benini, ed il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, per aver creduto nel nostro progetto di riqualificazione – l’impianto di calcio del Petriccio, appunto riqualificato e trasformato in un diamante, il quale ha, però, misure adeguate per la sola categoria del minibaseball (Under 9). Gli atleti devono così battere, lanciare la palla, effettuare prese e scivolate alla base in un impianto dalle misure estremamente ridotte. Nel recente incontro del 17 gennaio presso l’Auser di via Bernardo Tolomei con l’Amministrazione De Mossi (“Giunta nei Quartieri”) l’assessore Capitani ha parlato, durante il suo intervento, di un possibile ampliamento degli impianti sportivi dell’Acquacalda, riferendosi esplicitamente al campo da baseball. Chissà. Noi speriamo che alle parole seguano i fatti”.
“Eppure il nostro è uno sport che unisce diverse generazioni ed è capace di integrare, tanto che il nostro manager Francesco Giusti ha vinto il premio Mondonico, promosso a livello nazionale da Sport e Salute ed assegnato a tecnici, dirigenti ed altri operatori sportivi o associazioni sportive, che operano quotidianamente con lo stesso spirito di servizio e di socialità che ha contraddistinto l’ex allenatore di calcio, tra le altre di Atalanta e Cremonese, nel corso della sua vita sportiva. Ciononostante non abbiamo un campo regolamentare ed i nostri migliori giocatori sono costretti a guardarsi attorno, nelle province limitrofe, che hanno spazi adeguati per allenarsi, come Arezzo, Firenze e Grosseto (dove giocano atleti del nostro territorio in squadre di serie B).
Il Siena Baseball Club ha perso anche i due fratelli Fernandez Matos, che andranno a giocare in serie B ad Arezzo nel 2023.
A rimetterci è anche l’indotto economico turistico dell’area metropolitana. “Senza impianto non possiamo organizzare tornei estivi, che, dato l’appeal del senese, potrebbero richiamare molte squadre e molte famiglie, e, soprattutto, non possiamo partecipare all’edizione 2023 del Torneo delle Regioni, che sarà ospitato in Toscana, con 50 squadre a rappresentare 15 regioni differenti, 104 partite programmate con oltre 700 atleti e circa 1000 persone coinvolte contando accompagnatori, tecnici, ufficiali di gara e volontari. Un vero peccato”, conclude la società senese.