MONTERONI D'ARBIA. Il torneo dei piccoli significativi primati (due esempi: lanciare a 15 anni Corinna Dentoni, la più giovane vincitrice italiana del circuito professionisti femminile e portare al successo due wild card senza classifica, la medesima Corinna oggi miglior under 20 italiana e già 150 mondiale assoluta e Alexia Virgili) ne ha già stabilito un altro, significativo, che dà legittimità a un polo tennistico territoriale facente capo alla stretta collaborazione fra il CT Match Ball di Monteroni e il CT Siena che, non è detto, in futuro apra prospettive interessanti come la nascita di una Superscuole di specializzazione con corsi estivi. Sì, è da record quest’anno anche l’affluenza, che Giancarlo Trapani, il superdirettore del 7° Monteroni International, il principale appuntamento toscano come tradizione e albo d’oro (il volo record della Knapp e della Kleybanova, arrivate nell’alta classifica mondiale, quella di Wimbledon e Parigi, a un anno dal successo in Valdarbia) sintetizza in un raddoppio al giro di boa dei quarti.
“Una folla strabocchevole – ribadisce – se pensiamo che il pubblico dei due primi due giorni di qualificazione era già superiore a quello delle finali degli altri anni, tanto che dovremo montare una tribuna per l’assegnazione del titolo del doppio di venerdì e quello di singolo di sabato alle 18.30 col singolare. E non si tratta di cifre dovute all’ingresso libero, sì una cosa che conta come la sessione notturna, ma non trascuriamo la nascita del Villaggio Ospitalità con i suoi eventi e i suoi appuntamenti gastronomici e il buon passaparola fra le gente, esattamente come avviene per le giocatrici che se ne vanno sempre soddisfatte e in alcuni casi coi lucciconi agli occhi”
Purtroppo il torneo quest’anno è stato beffardo, e Romina Oprandi la grande vedette sarebbe stata la ciliegina sulla torta ma 15 mesi d’assenza, un infortunio al braccio senza precedenti, un arto che dice lei si spezza in due in gara mentre sta colpendo il palleggio, sono una “mission impossibile” per chiunque decida di sfidare la soglia umana di una prestazione sportiva sotto un solleone implacabile (40 gradi percepiti per la cappa d’umidità). Romina che ha scelto per il rientro fra altri tornei Monteroni, un torneo che annuncia l’anno prossimo rigiocherà certamente, è incappata all’esordio in un sorteggio jellato, e sul 3 pari al 3 set contro la Marosi, atleta impeccabile e come gioco una 100 mondiale. E’ uscita con l’affetto del pubblico, e la jella non l’ha abbandonata anche nel doppio con Giulia Gabba. Si temeva per il suo braccio, la sua condizione, ha invece ceduto il ginocchio di Giulia Gabba quando la coppia era lanciata verso la semifinale, un set a zero contro la Jugic Salkic e la Vedy, ed è stata un’altra partita.
Così il torneo, simile quest’anno a una tremenda tappa del Tour de France, con incontri in 3 set, malori, insolazioni, guai muscolari che hanno costretto il medico Raffaello Medaglini a un continuo all’erta e Simone Casani, collaudatissimo fisioterapista senese, che in 7 edizioni ha triplicato il lavoro di assistenza e prevenzione, è andato stranamente in controtendenza alla sua storia, buon per le italiane e le simpatiche marpione del tennis – a cominciare dalla 26enne Vierin, prima semifinalista – quelle che quando l’avversaria sbaglia la prima di servizio alza la mano spezzando la continuità dell’azione. Ma non è passato inosservato, in un torneo che aveva alla 2.a edizione un’età media delle semifinaliste al di sotto dei 20 anni, anche il braccio talentuoso di Simona Halep, la 16stellina rumena che guida il ranking mondiale, o quella di Johanna Konta, golden( wild) card di Monteroni, la crescita lenta ma marcata di Lisa Sabino, tennista-atleta in carriera, senza dimenticare ancora che la Romina Oprandi può recitare, senza altri guai fisici, una parte importante con i suoi 22 anni in un tennis nel quale è entrata due anni fa da protagonista, 46 mondiale e giocatrice da grandi appuntamenti.
“Romina Oprandi – questo il commento di Mario Viggiani del Corriere dello Sport, colui che in pratica l’ha scoperta – è un esemplare unico, nel panorama tennistico non solo italiano. Ha un gioco tutto suo, si muove in campo in un modo tutto suo. La sua carriera, anche prima di diventare… Romina Oprandi, è stata spesso e lungamente condizionata dai problemi fisici. Adesso ha appena ricominciato, dopo quelli al braccio e la mononucleosi: ha solo necessità di star bene e di giocare con continuità, ritrovando fiducia nei suoi colpi e in se stessa. Se la sfortuna la lascerà un po' tranquilla, potrà recuperare posizioni in classifica e magari ritornare dove era arrivata nella primavera-estate del 2006. Ha compiuto 22 anni a marzo, il tempo è ancora dalla sua parte”.
Risultati – Singolare: Minella (Lux, q.) b.Marosi (Hun, q.) 36 76 60; Gatto Monticone (Ita, q) b. Fernandez-Brugues (Sp) 36 61 4-0 rit; Floris (Ita,4) b.Halep (Rom) 64 16 64; Balsamo (Ita) b.Pochabova (Svk, q) 76 26 62; Vierin (Ita, 5) b.Sabino (Ita) 76 62; Jugic Salkic (Bih, 7) b.Sassi (Ita) 62 42 rit; Vedy (Fr) b.Konta (Aus, wc) 64 64; Pioppo (Ita) b.Verardi (Ita, wc) 62 36 76 (5) ; quarti: Vierin b.Pioppo 62 62; Jugic Salkic b.Vedy 63 26 62.
Doppio: quarti:Jugic Salkic-Vedy (n.1) b.Gabba-Oprandi 36 62 (10-3); Floris-Sabino b.Sassi-Vierin 60 60; Dulgheru-Halep b.Kochanova-Pochabova 46 61 (10-4), Sulpizio-Verardi b.Bai-Buzarnescu (n.2) 62 46 (10-6)
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