di Giacomo Zanibelli
SIENA. Dirigente di Mens Sana 1871 dal 1980, del Panathlon dal 2000, del Consiglio Provinciale Libertas e Veterani dello Sport, Antonio Saccone da oggi rientra ufficialmente tra le massime cariche dell’U.N.A.S.C.I. ricoprendo il delicato e importante ruolo di Consigliere Nazionale e quello di promotore di sani principi sportivi che caratterizzano da anni la persona e la stessa Associazione.
L’U.N.A.S.C.I. Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d’Italia ha come suoi fini statutari lo scopo di promuovere, diffondere e valorizzare l’attività sportiva quale elemento determinante della crescita fisica, morale e civile dei giovani e quale diritto di tutti i cittadini senza alcuna discriminazione.
Da sempre l’U.N.A.S.C.I. pone attenzione all’incremento del patrimonio culturale e delle tradizioni sportive dell’Italia e delle Regioni dislocando varie sedi in tutto il territorio Nazionale organizzando correntemente convegni, seminari ed incontri la cui funzione essenziale è quella di permettere conoscenze e scambi di idee fra dirigenti delle varie Società ed anche “non addetti ai lavori” al solo fine di diffondere i suoi principi ispiratori e confrontarsi sulle problematiche spesso comuni che devono essere affrontate nella quotidianità.
Fondata nel novembre del 2000 l’U.N.A.S.C.I. ad oggi conta ben 153 associate ed il numero è in costante crescita (al 2005 erano 85), grazie anche a quella che potremmo chiamare un’opera di ricerca e censimento in tutta Italia delle Società che presentano le caratteristiche richieste dall’adesione e di quei Dirigenti capaci e vogliosi di insegnare sport come il nostro VicePresidente.
E chi meglio di Antonio Saccone poteva ricoprire questo ruolo rappresentando la Toscana, Siena, la Mens Sana 1871 e gran parte delle Società d’Italia nel diffondere e incrementare questo patrimonio culturale e indirizzare quei giovani atleti che si affacciano allo sport; lo sport per lui è stato ragione di vita sin da giovanissimo e tutt’oggi continua ad emozionarlo ed appassionarlo come allora.
SIENA. Dirigente di Mens Sana 1871 dal 1980, del Panathlon dal 2000, del Consiglio Provinciale Libertas e Veterani dello Sport, Antonio Saccone da oggi rientra ufficialmente tra le massime cariche dell’U.N.A.S.C.I. ricoprendo il delicato e importante ruolo di Consigliere Nazionale e quello di promotore di sani principi sportivi che caratterizzano da anni la persona e la stessa Associazione.
L’U.N.A.S.C.I. Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d’Italia ha come suoi fini statutari lo scopo di promuovere, diffondere e valorizzare l’attività sportiva quale elemento determinante della crescita fisica, morale e civile dei giovani e quale diritto di tutti i cittadini senza alcuna discriminazione.
Da sempre l’U.N.A.S.C.I. pone attenzione all’incremento del patrimonio culturale e delle tradizioni sportive dell’Italia e delle Regioni dislocando varie sedi in tutto il territorio Nazionale organizzando correntemente convegni, seminari ed incontri la cui funzione essenziale è quella di permettere conoscenze e scambi di idee fra dirigenti delle varie Società ed anche “non addetti ai lavori” al solo fine di diffondere i suoi principi ispiratori e confrontarsi sulle problematiche spesso comuni che devono essere affrontate nella quotidianità.
Fondata nel novembre del 2000 l’U.N.A.S.C.I. ad oggi conta ben 153 associate ed il numero è in costante crescita (al 2005 erano 85), grazie anche a quella che potremmo chiamare un’opera di ricerca e censimento in tutta Italia delle Società che presentano le caratteristiche richieste dall’adesione e di quei Dirigenti capaci e vogliosi di insegnare sport come il nostro VicePresidente.
E chi meglio di Antonio Saccone poteva ricoprire questo ruolo rappresentando la Toscana, Siena, la Mens Sana 1871 e gran parte delle Società d’Italia nel diffondere e incrementare questo patrimonio culturale e indirizzare quei giovani atleti che si affacciano allo sport; lo sport per lui è stato ragione di vita sin da giovanissimo e tutt’oggi continua ad emozionarlo ed appassionarlo come allora.