SIENA. Si parte ed il match si fa subito frenetico, il Cus Siena Rugby va subito di là, ma Bologna, forte della sua tonicità muscolare respinge oltre; ed osa, con il suo pacchetto di mischia spinge e guadagna metri. Il Cus si distingue anche per alcune buone intenzioni, però vanificate da difettose prese. Sostanzialmente una gara equilibrata, ma al primo grave errore difensivo dei bianconeri, due placcaggi malamente falliti attorno al al 30°, Bologna vola in meta e completa con la trasformazione per lo 0 – 7. Passano appena 5′ e grazie ad un calcio da distanza abbordabile, prima ancora che i senesi abbiano abbozzato la minima rivolta, fa lo 0 – 10. Su questo punteggio, forse troppo penalizzante per i bianconeri, l’incerto arbitro manda gli antagonisti a riposo.
Alla ripresa Siena, probabilmente catechizzata a dovere da coach Sacrestano ed incitato a gran voce dai sostenitori, si riversa nella metà di Bologna. Ma passare è difficile in quanto il grande sforzo profuso viene vanificato da un problematico scorrimento dell’ovale. Bologna cala visibilmente dal punto di vista atletico, la prima linea non risponde più alle sollecitazioni come nella prima parte di gara e finalmente un carretto incontenibile supera la linea di meta. Incomprensibile temporeggiamento dell’arbitro, poi, probabile su sollecitazione del suo assistente di linea concede la meta, forse di Duprè de Foresta o forse di Pezzuoli. La successiva trasformazione accorcia le distanze 7 – 10. Ora Bologna è veramente alle corde, 3′ primi più tardi Trefoloni, si infila in varco della difesa e rapido dopo aver schivato un tentativo di placcaggio, deposita oltre la linea. La mancata trasformazione fissa il punteggio sul 12 – 10. Il Cus continua il pressing sulla metà avversaria per non correre rischi nella propria. Bologna non ci sta e a tempo abbondantemente scaduto, approfittando di due macroscopiche sviste del direttore di gara, supera la metà campo e guadagna un calcio da posizione vincente. Ma il Dio del rugby questa sera è con il Siena Rugby e devia l’ovale quel tanto che basta per farlo impattare su uno dei pali dell’acca. Poi il triplice fischio sancisce una vittoria tanto meritata quanto sudata.
Questi i bianconeri che hanno onorata la maglia: Gembal, Faleri, Capresi, Verardi, Coltellacci, Rossi, Trefoloni, Moscatello, Halderman Mezzetti, Interi, Carmignani, Marzi, Duprè de Foresta, Tanzini, Pezzuoli, Rocchigiani, Comandi, Landi, Fusi, Turchi, Cianti, Grazi.