Troppe le punizioni concesse ai romagnoli
FORLI’ 1979 – BANCA CRAS CUS SIENA RUGBY 21-12 (9-7)
FORLI’ 1979: Giardini; Marzocchi, Santinicchia, Asioli, Benvenuti; Balzani, Di Criscio; Biondo, D’Agostino, Mercuria; Temeroli, Berti; Rossi, Magnani, Valgiusti. All. D. Balzani.
CUS SIENA RUGBY: Movileanu; Donati, Carmignani, Bernardoni, Gaggelli; Mondet, Pieri; Maestrini, Buonazia, Bocci; Faleri, Marzi; Giambi, Pezzuoli, Redzic. All. Biagioli.
ARBITRO: Grandi
SEGNATURE: Pt. Giardini (F) cp. 6′ e 18′; 39′ m Mondet (S) tr. Donati, 41′ cp. Giardini (F). St. 8′ m. Balzani (F) tr. Giardini; 25′ m. Benvenuti (F) tr. Giardini, 35′ m. Carmignani (S).
NOTE: A disposizione per Siena: Terrero Pena, Mozzini, Galasso, Mazzuoli, Dupré, Chiantini, Sestini. Tutti entrati nella ripresa.
Il terreno è pesante, ma per ora tiene. Per difendersi i bianconeri sono costretti a compiere numerosi falli (“gratuiti”, dirà Biagioli a fine partita). Al 6′, proprio in virtù di una punizione, Giardini porta in vantaggio i suoi (3-0). La fisionomia del match non muta. L’inerzia della partita è sempre a favore dei padroni di casa e al 18′ un ennesimo fallo consente e Giardini di allungare ulteriormente (6-0). I forlivesi tentano anche l’opzione, spettacolare, del calcio passaggio sull’ala Marzocchi: le combinazioni riescono ma la difesa senese riesce a disinnescare le possibili, nefaste, conseguenze.
Lentamente il Cus Siena inizia a uscire dalla trincea. Intorno al 30′ entra nei 22 avversari. Passano nove minuti e i senesi colpiscono. Calcio di punizione sfruttato in touche; palla vinta sul lancio; la maul avanza e fa danni; Pieri apre a Mondet che trova un varco e si incunea in profondità: a pochi metri dalla linea di meta evita, con un calcetto, l’opposizione di un difensore, raccoglie l’ovale e lo schiaccia in meta. Donati trasforma e il Cus si trova in vantaggio (6-7). Il riposo è vicino, ma un fallo bianconero consente al solito Giardini di riportare i romagnoli in vantaggio (9-7).
Ripresa. Il nevischio si trasforma in neve mentre le condizioni del terreno peggiorano sempre più. Banca Cras inizia bene ma i romagnoli tengono botta e all’8′ trovano la giocata decisiva: un calcio teso, quasi un rasoterra, di Balzani viene inopinatamente stoppato da una pozzanghera: Balzani che ha seguito la palla precede i difensori senesi, raccoglie l’ovale e segna. Giardini trasforma (16-7). Banca Cras cerca di riprendersi la partita. In particolare Dupré, entrato nella ripresa, a farsi strada con poderose penetrazioni nella difesa romagnola. Il ritmo è alto (ci mancherebbe altro, con il freddo che fa) e la partita è persino piacevole, nonostante che l’ovale sia quasi coperto di fango. Al 24′ i bianconeri ottengono una punizione da 40 metri, centrale. Si sceglie di giocare: ma la scelta non si rivela azzeccata. Viene perso il possesso dell’ovale e Forlì avanza. Ottiene una mischia in avanzamento: nessuno sorveglia il corridoio destro e l’ala Benvenuti ne approfitta per involarsi in meta. (25′, 21-7). Rimane un quarto d’ora e 14 punti da recuperare. Troppi. Comunque i senesi ci provano. Al 35′ un calcio in profondità di Mondet viene, anch’esso, stoppato da una pozzanghera. Carmignani, con una prodigiosa accelerazione agguanta l’ovale e schiaccia in meta precedendo di un attimo il recupero dell’estremo Giardini (21-12). Ormai i giocatori sono irriconoscibili, coperti dal fango: sembra un’immagine rediviva del rugby del tempo che fu. Si chiude così. I romagnoli, autori di una prova ordinata, si impongono, in definitiva meritatamente, su un Cus Siena la cui prova è stata troppo condizionata da un pessimo inizio, da qualche episodio negativo e da alcune punizioni di troppo concesse agli avversari.