di Enrico Campana
SIENA. Si è spento, Mauro Sabatini, il giorno in cui la presidenza della Repubblica distribuiva onoreficienze agli italiani eccellenti, e voglio ricordarlo come il cavaliere del tennis. Un cavaliere senza macchia e senza paura, in grado di mettere in piedi un torneo internazionale giovanile fra i più importanti al mondo, e senza contare su grandi mezzi, in una periferia del tennis dove si possono fare miracoli. Il grande atto d’amore della sua passione tennistica che ha marcato sua lunga carriera di dirigente è stato infatti il torneo internazionale juniores ITF di Santa Croce sull’Arno (Pisa), da molti considerato tra i primi 3 al Mondo sulla terra rossa. In 31 edizioni (l’ultima conclusasi lo scorso 16 maggio) vi hanno partecipato talenti divenuti poi famosi nel panorama professionistico: da Gabriela Sabatini a Martina Hingis, da Thomas Muster a Yevgeny Kafelnikov, fino ad Andy Murray e Ana Ivanovic.
Per sette anni ho curato il progetto del torneo di Monteroni, e sono contento di aver creato grazie al presidente del circolo e a Sabatini un link fra i due tornei che hanno saputo costruirsi una storia internazionale apprezzatissima. Da qualche anno, infatti, la vincitrice o la finalista di Santa Croce vengono premiate con una wild card per il torneo senese del TC Match Ball, occasione e premio per debuttare subito nel circuito professionistico perché, appunto, il torneo di Mauro Sabatini ha passato alla storia del tennis tenniste fortissime ma anche dive di questo sport, come nel caso della Kournikova.
Mauro, storico dirigente del tennis toscano, 75 anni, era da tempo gravemente malato, aveva tuttavia continuato a seguire con passione e competenza sia l’attività del club del Cerri (nel ruolo di direttore tecnico) che il torneo internazionale juniores ITF. Imprenditore del settore conciario ha dedicato la propria vita al tennis. Già ottimo giocatore, è stato tra i fondatori nel 1967 del TC Santa Croce sull’Arno, giudice arbitro di numerose manifestazioni tennistiche della provincia di Pisa nonché consigliere del Comitato Regionale FIT.
Attualmente ricopriva la carica di Fiduciario nella Giunta del CONI di Pisa, e sempre dal CONI era stato premiato di recente con la Stella al Merito Sportivo. Posso dire che molti amici condividono questo dolore, come il presidente della Federazione Internazionale Tennis Francesco Ricci Bitti, Paolo Bertolucci che col circolo di Sabatini ha collaborato con entusiasmo, e i colleghi Marco Massetani e Paolo Caldarera i quali hanno dato un supporto professionale unico per quanto riguarda il servizio stampa. Mauro lascia la moglie Simonetta e i figli Silvia e Lorenzo. I funerali si terranno giovedì pomeriggio a Santa Croce sull’Arno. Spero, fra un anno, che il giorno della Repubblica venga fatto ufficialmente cavaliere, la sua è stata un’idea coraggiosa, esemplare, e mi sono commosso rivedendo le sue foto sul bel libro pubblicato dal circolo in cui compare la nobiltà di questo personaggio. Mi piacerebbe che Massetani e Bertolucci lo trasformassero in un romanzo per partecipare al Bancarella Sport.
Nella foto, Mauro Sabatini con la britannica Johanna Konta, vincitrice del torneo internazionale di Santa Croce sull'Arno nel 2008
SIENA. Si è spento, Mauro Sabatini, il giorno in cui la presidenza della Repubblica distribuiva onoreficienze agli italiani eccellenti, e voglio ricordarlo come il cavaliere del tennis. Un cavaliere senza macchia e senza paura, in grado di mettere in piedi un torneo internazionale giovanile fra i più importanti al mondo, e senza contare su grandi mezzi, in una periferia del tennis dove si possono fare miracoli. Il grande atto d’amore della sua passione tennistica che ha marcato sua lunga carriera di dirigente è stato infatti il torneo internazionale juniores ITF di Santa Croce sull’Arno (Pisa), da molti considerato tra i primi 3 al Mondo sulla terra rossa. In 31 edizioni (l’ultima conclusasi lo scorso 16 maggio) vi hanno partecipato talenti divenuti poi famosi nel panorama professionistico: da Gabriela Sabatini a Martina Hingis, da Thomas Muster a Yevgeny Kafelnikov, fino ad Andy Murray e Ana Ivanovic.
Per sette anni ho curato il progetto del torneo di Monteroni, e sono contento di aver creato grazie al presidente del circolo e a Sabatini un link fra i due tornei che hanno saputo costruirsi una storia internazionale apprezzatissima. Da qualche anno, infatti, la vincitrice o la finalista di Santa Croce vengono premiate con una wild card per il torneo senese del TC Match Ball, occasione e premio per debuttare subito nel circuito professionistico perché, appunto, il torneo di Mauro Sabatini ha passato alla storia del tennis tenniste fortissime ma anche dive di questo sport, come nel caso della Kournikova.
Mauro, storico dirigente del tennis toscano, 75 anni, era da tempo gravemente malato, aveva tuttavia continuato a seguire con passione e competenza sia l’attività del club del Cerri (nel ruolo di direttore tecnico) che il torneo internazionale juniores ITF. Imprenditore del settore conciario ha dedicato la propria vita al tennis. Già ottimo giocatore, è stato tra i fondatori nel 1967 del TC Santa Croce sull’Arno, giudice arbitro di numerose manifestazioni tennistiche della provincia di Pisa nonché consigliere del Comitato Regionale FIT.
Attualmente ricopriva la carica di Fiduciario nella Giunta del CONI di Pisa, e sempre dal CONI era stato premiato di recente con la Stella al Merito Sportivo. Posso dire che molti amici condividono questo dolore, come il presidente della Federazione Internazionale Tennis Francesco Ricci Bitti, Paolo Bertolucci che col circolo di Sabatini ha collaborato con entusiasmo, e i colleghi Marco Massetani e Paolo Caldarera i quali hanno dato un supporto professionale unico per quanto riguarda il servizio stampa. Mauro lascia la moglie Simonetta e i figli Silvia e Lorenzo. I funerali si terranno giovedì pomeriggio a Santa Croce sull’Arno. Spero, fra un anno, che il giorno della Repubblica venga fatto ufficialmente cavaliere, la sua è stata un’idea coraggiosa, esemplare, e mi sono commosso rivedendo le sue foto sul bel libro pubblicato dal circolo in cui compare la nobiltà di questo personaggio. Mi piacerebbe che Massetani e Bertolucci lo trasformassero in un romanzo per partecipare al Bancarella Sport.
Nella foto, Mauro Sabatini con la britannica Johanna Konta, vincitrice del torneo internazionale di Santa Croce sull'Arno nel 2008