“E’ un appuntamento che per me assume un significato particolare visto che su quella pista ci sono praticamente cresciuto, fin da quando muovevo i primi passi nel minicross” racconta Del Segato. “Tutti i mercoledì e sabato pomeriggio partivo da Ponte a Rigo per raggiungere l’impianto di Gioiella dove mi allenavo insieme al mio compagno di squadra Alex Lupino sotto lo sguardo del manager Fausto Pelosi, un pilota che si è sempre molto impegnato per aiutare i giovanissimi”.
“Tornare sulla pista del Moto Club Trasimeno ha sempre rappresentato per me un grande piacere, per la vicinanza da casa, perché ritrovo tanti amici ma anche perché è un circuito che si addice moltissimo ai miei gusti, per la sua conformazione e per il terreno”.
Dopo le prime due prove degli Internazionali d’Italia Del Segato è 19° nella classe MX2, posizione di classifica sulla quale pesa lo zero di Montevarchi, dovuto ad una foratura. “Ad Arco le cose sono andate molto meglio, sto smaltendo le tossine di una preparazione molto dura e sento che mi avvicino ad uno stato di forma accettabile. Soffro ancora di dolori, dovuti all’indurimento dei muscoli delle braccia ma in Trentino il problema è stato meno fastidioso”.
Peccato che nella super finale Elite, con i 20 migliori delle classi MX1 ed MX2, Giacomo sia stato fermato dalla rottura della pinza del freno posteriore, forse colpita da un sasso. Il pilota di San Casciano dei Bagni si sta però rivelando uno specialista delle partenze: “Come a Montevarchi, anche ad Arco sono partito in testa; poi però mi sono trovato all’interno proprio del mio amico Lupino, ho dovuto pelare il gas e ho perso qualche posizione. Una buona partenza potrebbe essere il modo migliore anche per iniziare la gara di Gioiella, sperando di aver già saldato il conto con i problemi meccanici”.