SIENA. Mesesport dice trentatré, quanti sono gli anni della sua presenza in edicola, e lo fa con un numero di gennaio non privo di spunti di analisi e discussione, com’è sua abitudine dal 1983. Un numero nel quale il ruolo della Robur e della Mens Sana nel panorama sportivo senese viene approfondito sia alla luce della loro posizione in classifica che delle rare pause di cui sono state vittime di recente.
Relativamente ai bianconeri, di questo e molto altro si parla negli articoli: “Ragionare da grandi non è presunzione”; “Chi ha paura delle vertigini”; “Avanti tutta senza guardare in faccia nessuno”; “Le profezie scomode (ma stimolanti) di Morgia”; “Dalla mia Africa per inseguire un sogno” e “Un primato di tutta la città”.
Della Gecom si traccia invece un primo bilancio stagionale e si analizzano le prospettive in: “Il cuore non basta, ci vuole un salto di qualità”; “Con la forza del blasone e della tradizione” una intervista al ds Marruganti “Lorenzo, uno di noi, chiamato all’impresa della vita”; “Non rubateci anche questo sogno” e poi la quarta puntata del diario sugli anni duemila.
E poi le rubriche: “Difficile, ma non impossibile”; “Massimo e Matteo, cacciatori di utopia”; “L’anno nuovo si porterà via i luoghi comuni?”.
Insieme altri argomenti su atletica leggera, scherma, Virtus e Costone, attività polisportiva e un intervento esclusivo del presidente della Uisp di Siena, in questo numero viene svelato anche il nome del Personaggio Sportivo 2014 scelto per il nostro mensile dai giornalisti senesi del settore.