SIENA. Mentre il ciclista sloveno Tadej Pogačar trionfava nella diciottesima edizione della Strade Bianche 2024, la senese e selvaiola Tania Scopelliti dall’altra parte del mondo, tra 38.000 partecipanti, si aggiudicava la tanto agognata medaglia delle “Six Stars” alla “Tokyo Marathon 2024”.
Per chi non lo sapesse, L’Abbott World Marathon Majors è una serie composta dalle sei più grandi e famose maratone del mondo che si svolgono a Boston, Londra, Berlino, Chicago, New York City e Tokyo. Chi le completa tutte si aggiudica appunto il medaglione a sei stelle che Tania sfoggia al collo, insieme al suo fazzoletto della Selva, nelle foto che ha fieramente inviato a parenti ed amici. Appresa la notizia della sua bellissima impresa, le abbiamo rivolto qualche domanda.
Tania cosa provi in questo momento così importante della tua vita, dopo aver raggiunto un traguardo tanto ambito? Cosa è la maratona per te?
“La maratona è un viaggio rappresenta la metafora della vita con tutti i suoi momenti difficili. Ci vogliono gambe e testa, ma ad essere fondamentale è il cuore, perchè senza quello non vai da nessuna parte. Caschi, ti rialzi e riparti. E’ in quei momenti che ti esalti e assapori la bellezza, quella qualità che devi riscoprire tutti i giorni della vita in un percorso costellato di aspettative e di sogni, molti dei quali richiedono fatica, determinazione, pazienza e passione. Perché la corsa è sudore, disciplina e dedizione, è alzarsi al buio anche prima dell’albeggiare in vista di un obiettivo finale da raggiungere (o semplicemente perché se corri poi stai bene tutto il giorno). È questo che mi ha portato a correre all’Abbott World Major Marathon… la prima a New York nel 2018, poi a Berlino nel 2019 (il mio miglior tempo in questo circuito: 3h 37′ 26″‘), a Boston nel 2022 e a Londra e Chicago nel 2023. Infine ieri a Tokyo con la conquista della medaglia più importante, quella a Sei Stelle.”
C’è un pensiero positivo che ti ha accompagnato in questi anni, aiutandoti a raggiungere il traguardo che ti eri prefissata?
Durante questo viaggio una parola in testa mi ha sempre accompagnato: GRAZIE.
GRAZIE per l’appartenenza alla mia città che mi ha fatto crescere nella sua bellezza e nella sua unicità. GRAZIE alla mia Contrada, la Selva, accogliente amica solidale, con il mio Capitano Andrea Causarano (sempre pronto a soccorrere i suoi contradaioli “acciaccati”) e con Benedetta, il mio Priore, ma soprattutto grandissima amica, che mi ha spronato ad inseguire il mio sogno. GRAZIE alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto, supportato e anche… sopportato e anche a tutte le mie amiche e i miei amici, quelli della vita e quelli della corsa, sempre pronti ad accompagnarmi e ad aiutarmi nei momenti difficili per poi condividere con me l’esaltazione di una vittoria. GRAZIE al mio Gruppo Sportivo: Po.di.Sta (Polizia di Stato) e alle colleghe e ai miei bambini di Scuola: con i loro occhi tutto è gioco e conquista.
Non hai mai avuto paura di non farcela ad arrivare in fondo a questo obiettivo?
“Della maratona non bisogna avere paura, ma rispetto, perché questo ti aiuta a conoscere i tuoi limiti e a superare le tue paure donandoti emozioni che ti restano per sempre. Anche se non fai il tuo “Personal Best Time”, all’arrivo piangi senza riuscire a smettere … perché arrivare in fondo è gioia pura e felicità unica, tua, ma condivisa con tante altre persone che in quel momento ti senti vicine… Ed è proprio per questo che è ancora più bella e ancora più grande!”
Complimenti Tania! Noi ringraziamo te, che ci hai resi orgogliosi e partecipi di questo tuo traguardo… dentro ai colori di un fazzoletto “sudato ma felice”…!