I bianconeri iniziano a giocare troppo tardi
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JESI 1970 – CUS SIENA RUGBY 24-5 (5-0)
CUS SIENA: Guideri; Gaggelli, Mariotti, Porciatti, Buonazia; Bielli, Fineschi; Palagi, Bocci, Faleri; Montarsi, Marzi; Giambi, Perondi, Dupré de Foresta. All. Camillo.
ARBITRO: Pistolesi (Fermo)
MARCATORI: 7’ e 12’ m. Ramazzotti (J) tr. Ramazzotti; 23’ m. Buonazia (S). St. 11’ m. Piccinini (J); 34’ m. Albani (J).
NOTE: A disposizione per Siena: Rocchigiani, Saviano, Pucci, Bendinelli, Pezzuoli, Carmignani. Spettatori 100 circa.
quando la partita è già iniziata da una decina di minuti e quando il punteggio è già saldamente nelle mani degli avversari.
Jesi, che insegue l’accesso ai play off inizia ventre a terra e passa alla prima offensiva ben orchestrata. Penetrazione offensiva che impegna molti uomini davanti ai pali: calcio passaggio dell’apertura Fagioli verso l’out destro dove i rapporti di forza sono schiaccianti, quattro contro due; palla raccolta dall’ala Ramazzotti e meta (7’25”). Passano solo cinque minuti e un contrattacco nato intorno alla linea mediana conduce sontuosamente in meta ancora una volta l’ala Fagioli (12’55”). Per Banca Cras un mezzo disastro: con una difesa morbida non si va da nessuna parte. Però ci sono anche problemi, come dire strutturali. Oggi Bielli e Fineschi debuttano nei delicati spot di mediano di apertura e di mischia. Con una cerniera priva di esperienza è ben difficile andare lontano, e anche altre soluzioni sono dovute alla forza degli infortuni e delle forzate assenze.
Con queste premesse, e con questo parziale, ci si potrebbe attendere un bel cappotto. Banca Cras rischia infatti ancora al 15’ (Felicioni va quasi a cercare l’estremo senese) e al 20’ (l’arbitro giudica generosamente in avanti un passaggio pressoché decisivo) ma poi, tira fuori il carattere e pian piano esce dal guscio. E al 23’ performa. Maul avanzante che guadagna terreno: apertura verso l’ala Buonazia che trova un varco e schiaccia in meta (14-5). Al 35’ ancora Buonazia scatta in contrattacco, seguito da Gaggelli e Fineschi: purtroppo non si fida a cedere l’ovale e trova un valido difensore che ne argina la progressione. La partita, inizia a farsi vibrante. La palla fangosa si alza malamente e rimbalza ancora più imprevedibile; le maglie, e poi anche i capelli e infine anche i volti si coprono di fango. Impossibile giocare un buon rugby, si consumano accanite battaglie nei raggruppamenti.
La ripresa inizia com’è finito il primo tempo: contatti vigorosi, maglie ormai irriconoscibili. Pian piano, però, Jesi guadagna metri, e dopo una serie di percussioni trova il varco buono con l’estremo Piccinini (11’). Sul 19-5 i padroni di casa hanno messo un’ipoteca sul match. Ciò nonostante i bianconeri potrebbero riportarsi in partita al 19’ (contrattacco di Carmignani) e al 22’ (maul avanzante sugli sviluppi di una touche), ma entrambe le occasioni echouent, come direbbero i francesi. Jesi, ovviamente, non ci sta. Inoltre il punto di bonus le serve come il pane nella rincorsa ai posti di vertice della classifica. Così, intorno alla mezz’ora si riporta avanti e si fa minacciosa. Al 32’ un attacco viene arginato a fatica (l’attaccante viene “tenuto alto”, cioè non riesce a schiacciare l’ovale) ma due minuti dopo Albani, partendo nei dintorni di un raggruppamento, santifica per la sua squadra il pomeriggio marchigiano. Ancora, quindi, un pomeriggio storto e infelice per il Cus Siena, che però, oltre a un gioco un po’ frenetico e confuso, può (parzialmente) consolarsi per la tenuta mentale. Si finisce, infatti, in attacco. Due progressioni del mischia vengono fermate a fatica (la prima fallosamente), dalla difesa marchigiana. Poi tutti a farsi la doccia. Domenica inizia il girone di ritorno, con sei partite in casa. Vedremo se faranno il giusto effetto sul tabellino, fin qui deficitario, dei senesi.