SIENA. Incontriamo Roberto Bartolomucci al Campo dell’Acquacalda mentre sta assistendo all’allenamento delle squadre di Biagioli e Guadagno. Roberto, quarantuno anni, un passato da giocatore e un presente da dirigente, è ansioso di vedere, come il resto degli appassionati senesi, quale rendimento sarà in grado di offrire la squadra neopromossa nella serie C1 interregionale. E’ “una conquista importante – esordisce – Siena si meritava l’élite dai bambini del minirugby agli appassionati che vengono a vedere le partite del Sei Nazioni”.
In questo incontro vogliamo però focalizzare il ruolo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 che, come dire, “fiancheggia” il Cus Siena, occupandosi della promozione della pallovale in città e in provincia.
“Nacque proprio nel 2000, il primo anno in cui il rugby iniziava a crescere a Siena, l’anno in cui il Cus fu allenato da Cristina Tonna. Volevamo far nascere un movimento parallelo, principalmente per seguire i match del Sei Nazioni, organizzare cene ed eventi promozionali, in quanto il Cus, ovviamente, si poteva occupare solo della struttura agonistica. Siamo partiti così, e abbiamo raccolto pian piano appassionati, ex giocatori, rugbisti infortunati: mi vengono alla mente Campinoti, Rizzi, Nipoti, Cinti, Renna, e altri. In fin dei conti tante persone hanno toccato questo campo”.
Facciamo un passo indietro. Com’è nata la fascinazione per la palla ovale?
“Ho fatto le medie superiori al Bandini: il professore di educazione fisica, Gianfranco Brombin, un passato al Petrarca Padova, mi consigliò di dedicarmi a uno sport dove la forza fisica poteva … compensare qualche lacuna tecnica, almeno in certi ruoli specifici. Ovviamente parlava del rugby, la sua grande passione. Il colonnello Bonifazi mi accolse al Cus, che allora, metà degli anni Ottanta, si allenava al campino di San Prospero e disputava i suoi match ufficiali a Torre Fiorentina. La squadra allora era composta prevalentemente di paracadutisti e di studenti universitari con una piccola compagine senese guidata da Alessandro Palazzi. Ho giocato due campionati con il Cus poi uno con Grosseto; e dopo qualche anno di stop, quando il rugby è ripartito nel 1992 c’ero di nuovo, Giocavo seconda o terza linea. La mia stagione più bella è stata il 1998-99: la ricordo ancora con grande piacere. Anche dopo aver cessato l’attività agonistica, pur qualche alto e basso legato alle necessità della famiglia e del lavoro, sono sempre rimasto nell’ambiente”.
Torniamo alla sua attuale attività di dirigente.
“Sono stato il primo presidente del Siena Rugby Club. Dal 200 al 2004, quando questo gruppo intorno alla squadra iniziava a crescere. L’attuale presidente è Spiros Skiftas. Anche il Siena Rugby Club ha avuto i suoi alti e bassi; ma da alcuni anni vive un bel momento. Nel 2005 ha formato la prima giovanile under 19 del rugby senese e dal 2009 mette in campo una squadra di C2 che raccoglie promesse e veterani con il principale scopo di far divertire anche coloro che difficilmente troverebbero spazio nella squadra allenata da Fulvio Biagioli. L’anno scorso, dopo un confortante inizio (tre vittorie in sei partite), la squadra un po’ si perse, per riprendersi solo nella parte finale della stagione. Quest’anno speriamo di fare un po’ meglio, anche perché ci sono alcuni giocatori nuovi che vengono dalla under 18 e alcuni debuttanti sui quali facciamo affidamento. Infine, il Siena Rugby Club collabora anche con la sezione minirugby del Cus.”
Di cosa si occupa attualmente?
“Sono il responsabile proprio della sezione minirugby del Cus, una iniziativa avviata un paio di anni fa che sta conoscendo un crescente successo. Quest’anno avremo al via della stagione ben 50 bambini iscritti. Un altro risultato che ci fa ben sperare per il futuro”.
In questi giorni l’Associazione ha richiesto agli organizzatori un considerevole quantitativo di biglietti (120) per il test match della nazionale che si giocherà allo Stadio Artemio Franchi di Firenze sabato 20 novembre, con inizio alle 15.00 e per le tre partite casalinghe del Sei Nazioni che si disputeranno, come ogni anno, allo Stadio Flaminio di Roma (Italia – Irlanda, il 5 febbraio, Italia – Galles, il 26 febbraio e Italia – Francia il 12 Marzo, tutte di sabato e tutte con inizio alle 15.30). Gli appassionati interessati possono contattare info@sienarugbyclub.it. Evidentemente, nonostante le tante sconfitte, la nazionale ovale esercita un grande appeal.
In questo incontro vogliamo però focalizzare il ruolo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 che, come dire, “fiancheggia” il Cus Siena, occupandosi della promozione della pallovale in città e in provincia.
“Nacque proprio nel 2000, il primo anno in cui il rugby iniziava a crescere a Siena, l’anno in cui il Cus fu allenato da Cristina Tonna. Volevamo far nascere un movimento parallelo, principalmente per seguire i match del Sei Nazioni, organizzare cene ed eventi promozionali, in quanto il Cus, ovviamente, si poteva occupare solo della struttura agonistica. Siamo partiti così, e abbiamo raccolto pian piano appassionati, ex giocatori, rugbisti infortunati: mi vengono alla mente Campinoti, Rizzi, Nipoti, Cinti, Renna, e altri. In fin dei conti tante persone hanno toccato questo campo”.
Facciamo un passo indietro. Com’è nata la fascinazione per la palla ovale?
“Ho fatto le medie superiori al Bandini: il professore di educazione fisica, Gianfranco Brombin, un passato al Petrarca Padova, mi consigliò di dedicarmi a uno sport dove la forza fisica poteva … compensare qualche lacuna tecnica, almeno in certi ruoli specifici. Ovviamente parlava del rugby, la sua grande passione. Il colonnello Bonifazi mi accolse al Cus, che allora, metà degli anni Ottanta, si allenava al campino di San Prospero e disputava i suoi match ufficiali a Torre Fiorentina. La squadra allora era composta prevalentemente di paracadutisti e di studenti universitari con una piccola compagine senese guidata da Alessandro Palazzi. Ho giocato due campionati con il Cus poi uno con Grosseto; e dopo qualche anno di stop, quando il rugby è ripartito nel 1992 c’ero di nuovo, Giocavo seconda o terza linea. La mia stagione più bella è stata il 1998-99: la ricordo ancora con grande piacere. Anche dopo aver cessato l’attività agonistica, pur qualche alto e basso legato alle necessità della famiglia e del lavoro, sono sempre rimasto nell’ambiente”.
Torniamo alla sua attuale attività di dirigente.
“Sono stato il primo presidente del Siena Rugby Club. Dal 200 al 2004, quando questo gruppo intorno alla squadra iniziava a crescere. L’attuale presidente è Spiros Skiftas. Anche il Siena Rugby Club ha avuto i suoi alti e bassi; ma da alcuni anni vive un bel momento. Nel 2005 ha formato la prima giovanile under 19 del rugby senese e dal 2009 mette in campo una squadra di C2 che raccoglie promesse e veterani con il principale scopo di far divertire anche coloro che difficilmente troverebbero spazio nella squadra allenata da Fulvio Biagioli. L’anno scorso, dopo un confortante inizio (tre vittorie in sei partite), la squadra un po’ si perse, per riprendersi solo nella parte finale della stagione. Quest’anno speriamo di fare un po’ meglio, anche perché ci sono alcuni giocatori nuovi che vengono dalla under 18 e alcuni debuttanti sui quali facciamo affidamento. Infine, il Siena Rugby Club collabora anche con la sezione minirugby del Cus.”
Di cosa si occupa attualmente?
“Sono il responsabile proprio della sezione minirugby del Cus, una iniziativa avviata un paio di anni fa che sta conoscendo un crescente successo. Quest’anno avremo al via della stagione ben 50 bambini iscritti. Un altro risultato che ci fa ben sperare per il futuro”.
In questi giorni l’Associazione ha richiesto agli organizzatori un considerevole quantitativo di biglietti (120) per il test match della nazionale che si giocherà allo Stadio Artemio Franchi di Firenze sabato 20 novembre, con inizio alle 15.00 e per le tre partite casalinghe del Sei Nazioni che si disputeranno, come ogni anno, allo Stadio Flaminio di Roma (Italia – Irlanda, il 5 febbraio, Italia – Galles, il 26 febbraio e Italia – Francia il 12 Marzo, tutte di sabato e tutte con inizio alle 15.30). Gli appassionati interessati possono contattare info@sienarugbyclub.it. Evidentemente, nonostante le tante sconfitte, la nazionale ovale esercita un grande appeal.