Il presidente Lisi ha firmato la convenzione per l'affidamento
MONTERIGGIONI. Finalmente il campo di Castellina Scalo, il primo diamante della provincia di Siena, progettato da Gabriele Sacchi recentemente scomparso, è disponibile, perlomeno per gli allenamenti della Chianti Banca Siena Baseball. Il presidente Gianfranco Lisi ha firmato lunedì 2 marzo la convenzione per l’affidamento provvisorio della struttura ed ha ricevuto le chiavi dell’impianto. “E’ un momento storico per il baseball senese, visto che quella di Castellina è la prima struttura dedicata al nostro sport in provincia di Siena”, ha affermato il massimo dirigente bianconero. “Anche se il campo sarà totalmente fruibile ed omologabile solamente dopo che saranno stati completati dei lavori, fin da subito possiamo usarlo per allenarci. Entreremo progressivamente sul campo, per svariati motivi, ma soprattutto per le ore di luce pomeridiane, che ne permettono una scarsa fruizione – ha proseguito il presidente bianconero -. Ci sarà molto da lavorare per approntare tutto e per fare la manutenzione”.
Martedì pomeriggio, alle 15, Castellina ha ospitato, sotto l’attento sguardo di Vic Luciani ed Andrea Morandi, il primo allenamento della serie C della Chianti Banca sulla terra rossa di Monteriggioni: è la prima volta che una formazione bianconera può allenarsi su un vero diamante.
L’odissea degli impianti iniziata nel 1978 e finita nel 2015.
L’unica struttura storicamente presente in provincia di Siena è stata quella del campino di Badesse, inaugurato nel 1983 e realizzato all’interno dell’area di distribuzione dell’allora Conad. Un campo, quello di Badesse, in terra e di dimensioni estremamente ridotte ed omologabile solo per le categorie giovanili tanto che le formazioni maggiori della società bianconera allenate da Antonio Scialoja erano costrette a giocare nel campo di calcio di Sovicille. Il piccolo “diamante” di Badesse è stato dismesso nei primi anni 2000, quando l’Etruria SMA, proprietaria del terreno, ha deciso di ampliare il proprio centro di distribuzione. Da allora, il vuoto.
L’atavica mancanza di un campo ha da sempre colpito il baseball senese. Iniziato nel 1978, il movimento del batti e corri è sempre stato costretto a girovagare per i campi da calcio della provincia (da Custoza, a Sovicille, alle Badesse) o a fare chilometri e chilometri per poter giocare su un vero campo da baseball: nel 1997 la serie C dell’allora Mens Sana giocava le partite casalinghe ad Arezzo, salvo poi trasferirsi nel 1998 a Castiglione della Pescaia; la Chianti Banca ha giocato le partite della serie C usando il campo di San Casciano Val di Pesa come diamante di casa, con l’assurdità che anche gli Allievi, ragazzi di 13 e 14 anni, sono stati costretti a giocare o a San Casciano oppure addirittura a Sesto Fiorentino le proprie gare casalinghe.
Le dimensioni e la forma del campo da baseball non permettono, infatti, di utilizzare un campo da calcio per le partite e comunque sia per gli allenamenti i problemi sono sempre stati insormontabili: coabitare con le società calcistiche, infatti, ha sempre costretto le società bianconere ad un lavoro insormontabile (mettere e togliere le basi, installare dug out provvisori…) ed a doversi adattare agli orari del calcio.
L’Odissea del baseball senese ha visto anche tanti progetti abortiti e tante vane promesse: dal diamante che doveva sorgere a Pian del Lago nel 1981, a quello previsto a Torre Fiorentina (1985), a quello della zona nord di Siena (fine anni ’80), per arrivare, infine, a quello inserito nel Piano Regolatore di Siena all’Isola d’Arbia (1997).
Fortunatamente adesso quello che era un vero e proprio incubo è finito, anche se sui tempi di consegna alcuni problemi con la ditta che ha realizzato i lavori hanno costretto a rimandare di un anno l’accesso sul diamante. La possibilità di utilizzare un impianto può rappresentare un vero e proprio trampolino di lancio per lo sviluppo del baseball a Siena e per la crescita dei giocatori: se la Chianti Banca ha vinto il titolo Allievi 2014, sfornato giocatori per le Selezioni regionali e per la Nazionale italiana, vinto tornei estivi con ogni categoria senza potersi allenare su un vero diamante, chissà cosa succederà con il campo!