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SIENA. Il confronto con Imola è alle porte. Domenica, sul campo neutro di Prato, alle 16.00, Banca Cras Cus Siena Rugby scenderà in campo per disputare la finale interregionale di serie C: senza alcuna esagerazione la più importante partita della sua venticinquennale storia agonististica. Con una vittoria i bianconeri accederebbero alla finale nazionale con un’altra vincitrice interregionale, stavolta su imperniata su match andata e ritorno (30 maggio e 6 giugno). E’ lecito sognare, ma occorre tenere i piedi ben piantati a terra: il Cus Siena parte almeno leggermente sfavorito nel confronto con Imola.
I giocatori sono ovviamente pronti. La squadra, tranne le assenze che perdurano del pilone Bianco e dell’apertura Movileanu, è pronta. Proprio Giovanni Bianco, prodotto del vivaio senese, è l’unico ad aver giocato contro Imola, l’anno scorso quando la forte prima linea era in forza al Colorno. “Una squadra difficile da affrontare” è stato il suo commento. Interessante notare che nei play off Biagioli ha fatto debuttare Gaggelli, un giovane di Pievescola figlio di un componente della leva creata da Gianfranco Brombin a Poggibonsi sul finire degli anni Sessanta.
Ancora più motivato appare proprio l’allenatore Biagioli che in tre anni di lavoro ha lentamente costruito una squadra capace di confrontarsi con le realtà più evolute del rugby del centro Italia. Così, dopo aver concluso a punteggio pieno il doppio confronto con la palla ovale marchigiana viene ora il turno di ostacolo di ben altra consistenza, l’Imola Rugby, classificatosi terzo nel girone élite della serie C del Centro Italia. Anche se è difficile comparare due équipes che non si sono mai affrontate la squadra del Santerno si presenta al confronto, come abbiamo già accennato, con i favori del pronostico. In questa stagione i rossoblu – tra cui militano atleti esperti, alcuni dei quali hanno calcato i campi della serie B – hanno vinto 12 match cedendo solo in 4 volte (fuori con Union Tirreno, Iesi e Sesto e in casa con Forlì).
Dalla parte di Banca Cras Cus Siena Rugby dovrebbe invece stare la fisicità, la forza del pack e l’entusiasmo del gruppo. Non va neppure dimenticato che i rossoblu sono a digiuno di impegni ufficiali da oltre un mese, mentre Siena arriva ben temprata da due partite giocate ad alto ritmo. Vedersi proiettati su scenari che solo un paio di anni fa apparivano improbabili potrebbe rappresentare l’arma in più a disposizione dei senesi, necessaria per colmare un gap tecnico che, tutto da dimostrare sul campo, appare comunque aleggiare sul confronto che andrà in scena domenica prossima. Come ad Ancona, anche in quest’occasione i senesi potranno sfruttare il sostegno degli appassionati; la comitiva senese sarà infatti formata da un centinaio di persone.
Sarà comunque il campo ad emettere la sua inappellabile sentenza. “Un conto è disputare un girone, un conto la partita secca”, ripete da settimane Biagioli ai suoi uomini. Il campionato mette in fila i valori, mentre le partite dentro o fuori possono essere condizionate, se non decise, anche da episodi. Per vincere servirà comunque una grande prestazione.
Come già ad Ancona sarà un confronto affascinante anche fuori del campo: si preannuncia un bel terzo tempo insieme agli amici romagnoli.
I giocatori sono ovviamente pronti. La squadra, tranne le assenze che perdurano del pilone Bianco e dell’apertura Movileanu, è pronta. Proprio Giovanni Bianco, prodotto del vivaio senese, è l’unico ad aver giocato contro Imola, l’anno scorso quando la forte prima linea era in forza al Colorno. “Una squadra difficile da affrontare” è stato il suo commento. Interessante notare che nei play off Biagioli ha fatto debuttare Gaggelli, un giovane di Pievescola figlio di un componente della leva creata da Gianfranco Brombin a Poggibonsi sul finire degli anni Sessanta.
Ancora più motivato appare proprio l’allenatore Biagioli che in tre anni di lavoro ha lentamente costruito una squadra capace di confrontarsi con le realtà più evolute del rugby del centro Italia. Così, dopo aver concluso a punteggio pieno il doppio confronto con la palla ovale marchigiana viene ora il turno di ostacolo di ben altra consistenza, l’Imola Rugby, classificatosi terzo nel girone élite della serie C del Centro Italia. Anche se è difficile comparare due équipes che non si sono mai affrontate la squadra del Santerno si presenta al confronto, come abbiamo già accennato, con i favori del pronostico. In questa stagione i rossoblu – tra cui militano atleti esperti, alcuni dei quali hanno calcato i campi della serie B – hanno vinto 12 match cedendo solo in 4 volte (fuori con Union Tirreno, Iesi e Sesto e in casa con Forlì).
Dalla parte di Banca Cras Cus Siena Rugby dovrebbe invece stare la fisicità, la forza del pack e l’entusiasmo del gruppo. Non va neppure dimenticato che i rossoblu sono a digiuno di impegni ufficiali da oltre un mese, mentre Siena arriva ben temprata da due partite giocate ad alto ritmo. Vedersi proiettati su scenari che solo un paio di anni fa apparivano improbabili potrebbe rappresentare l’arma in più a disposizione dei senesi, necessaria per colmare un gap tecnico che, tutto da dimostrare sul campo, appare comunque aleggiare sul confronto che andrà in scena domenica prossima. Come ad Ancona, anche in quest’occasione i senesi potranno sfruttare il sostegno degli appassionati; la comitiva senese sarà infatti formata da un centinaio di persone.
Sarà comunque il campo ad emettere la sua inappellabile sentenza. “Un conto è disputare un girone, un conto la partita secca”, ripete da settimane Biagioli ai suoi uomini. Il campionato mette in fila i valori, mentre le partite dentro o fuori possono essere condizionate, se non decise, anche da episodi. Per vincere servirà comunque una grande prestazione.
Come già ad Ancona sarà un confronto affascinante anche fuori del campo: si preannuncia un bel terzo tempo insieme agli amici romagnoli.