La prima firma sull’albo d’oro del Tuscany Rally è stata quella del pisano della Valdicecina Carlo Alberto Senigagliesi, in coppia con Marco Lupi, su una Skoda Fabia R5 “evo”.
Il rally si è corso nella giornata odierna su nove prove speciali in totale (tre da ripetere).
Senigagliesi ha preso il comando dalla seconda prova speciale in programma, su quella inaugurale un’esitazione per aver perso il segnale GPS del nuovo sistema di tracciamento per affrontare le “virtual chicane” lo ha limitato ma successivamente ha preso il giusto ritmo per portarsi in testa alla classifica e poi allungare sugli avversari firmando il miglior riscontro cronometrico sulle restanti otto “piesse”. Con questo successo, il pilota di Pomarance porta a ben 27 i suoi successi assoluti in carriera.
Al secondo posto con ampio merito il modenese Franco Rossi. Alla guida di una Hyundai i20 Rally2, con al fianco l’esperto Flavio Zanella, il gentleman emiliano ha saputo subito interpretare al meglio le insidie della gara, chiudendo una prestazione di carattere.
La terza posizione finale, aggiudicata quasi sul filo di lana, è stata appannaggio di Davide Giordano, in coppia estemporanea con Tony Cerone, che lo affiancava per la prima volta. Con la Skoda Fabia R5, il pilota di Pistoia, campione in carica “over 55” di zona, aveva iniziato bene la competizione, dopo due prove era secondo assoluto, nonostante problemi all’interfono, poi ben 2’ di penalità per aver “sforato” la velocità da tenere nella zona delle “virtual chicane” lo avevano cacciato in retrovia, ben oltre la top ten. Una reazione concreta e decisa, la sua, che lo ha riportato sul podio a due prove dal termine grazie ad una prestazione cristallina.
Quarta posizione finale, primo fra le due ruote motrici, il fiorentino di Fiesole Gianfranco Sunzeri, con al fianco Barbara Neri. Per loro a disposizione una datata ma efficace Renault Clio Williams, con la quale è riuscito sempre a rimanere in scia dei migliori e mai al di fuori della top five assoluta. Ha duellato per tutta la gara con il livornese Giancarlo Bubola, assecondato dalla figlia Irene, su una più recente Renault Clio R3. Anche loro si sono resi autori di una performance costantemente di alto livello chiudendo quindi al quinto posto, palesando un feeling con la vettura arrivato ad un livello considerevole.
Tra coloro che erano attesi ad una prova di forza, sfortuna per i sardi Dettori-Demontis, traditi dal cambio della loro Skoda poco prima di affrontare il primo tratto cronometrato.
Assai frizzante anche la gara “historic”, con la vittoria andata nelle mani del veneto Matteo Bergamo, in coppia con Giorgio Simioni. A bordo di una BMW STR4, hanno preso il comando dalla prima prova speciale senza più lasciarlo, aggiudicandosi anche il quarto raggruppamento, davanti all’attesissimo driver locale Nicolò Fedolfi, con alle note il sammarinese Livio Ceci, su una Lancia Delta integrale. E sempre dalla Repubblica “del Titano” arrivano i terzi arrivati Nemo Massa e Riccardo Biordi, vincitori del terzo raggruppamento con una Ford Escort MK 1. C’è una storia sfortunata anche qui, con il ritiro del romagnolo Riccardo Errani, in coppia con il maremmano Mischi subito fermi prima del primo impegno cronometrato.