Al "Sabbione" Siena RC 2000 riceve Mugello
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SIENA. Domani, a Lucca, inizia la nuova avventura ovale di Banca Cras Cus Siena Rugby. Abbandonato il campionato di serie C élite, assieme a tutte le altre squadre toscane, per i costi eccessivi che comportava, la società senese torna nel campionato regionale toscano. Sedici match, trasferte più brevi, gran parte delle avversarie appartiene all’hinterland fiorentino-pratese, da effettuare in auto. Così va avanti lo sport negli anni di crisi, anche se il rugby, sport tradizionalmente spartano, ne ha risentito in misura minore di altre discipline. L’obiettivo, comunque, è lo stesso. La promozione in serie B. Infatti, in attesa della riforma dei campionati di C, che la FIR farà partire dalla prossima stagione, la finestra dei play-off è ancora aperta per i vincitori dei gironi regionali. La società, insomma, ha scelto la filosofia, che potremmo definire, con una formula già abusata, del “chilometro zero”.
Coerentemente anche il tecnico Francesco Ferluga è “fatto in casa”. Ferluga ha già allenato in passato la squadra seniores e ha colto risultati di tutto riguardo con le under che via via gli sono state affidate.
“Vincere il campionato – dichiara nella sua prima intervista – è salire in serie B è l’obiettivo della società. Quello mio, inteso come tecnico, è quello di fare il massimo, ovvero di far crescere il movimento e la società”.
Come giudica la squadra?
“Solo il campo dice la verità. Il precampionato dà risposte parziali: quindi vedremo da domenica. In ogni caso giudico ottimo lo stato di preparazione atletica svolta con Norelli, che abbiamo privilegiato rispetto al lavoro tecnico. La qualità del gioco che intendo raggiungere credo che potremo vederla dopo la pausa natalizia. Allo stato attuale il nostro obiettivo è vincere. Per convincere ci vorrà ancora tempo”.
Perché la parte tecnica è in ritardo?
“Perché ho adottato una filosofia alla quale i giocatori non erano abituati. Voglio che siano loro a prendere le decisioni in campo, selezionandole tra una serie di opzioni, e non svolgano un compito a memoria. Tutto ciò richiede tempo e, soprattutto, maturità e consapevolezza. Certo, trattandosi di sportivi non professionisti, mi rendo conto della complessità del progetto”.
In cosa confida?
“Il cambiamento del regolamento di ingaggio della mischia dovrebbe favorire il nostro pack. I tre tempi di ingaggio, anziché quattro, privilegiano, come ai vecchi tempi, la potenza della spinta. Inoltre la FIR ha cancellato la cosiddetta regola del “metro e mezzo”, che prescriveva ai pack di arrestare la spinta dopo, appunto, un metro e mezzo. Pena una punizione. Ora la spinta è ‘libera’ come nel Sei Nazioni, per capirci. Questo dovrebbe consentire al nostro pack, da sempre il nostro punto di forza, di imporsi”.
L’esperienza maturata nella C interregionale produrrà effetti?
“Ci confido. La squadra si è sempre comportata bene, pur dovendo lottare contro compagini ben strutturate come quelle emiliano-romagnole. Credo che Cus Siena, Lions Amaranto e Firenze RC siano, almeno sulla carta, le squadre più titolate. Anche se in serie C un paio di innesti validi nei ruoli chiave possono rivelarsi sufficienti per dare una consistenza ben maggiore alle squadre. Quindi, tutti vanno affrontati col massimo rispetto”.
Sarà quindi il campo, e la forza mentale del XV senese, a misurare le ambizioni ovali del Cus Siena Rugby