SIENA. sabato sono scesi sul tatami Tobia Grazzini e Giulio Muzzi. Tobia Grazzini nei -50 kg era a difendere il bronzo conquistato nell’ultima edizione, purtroppo l’atleta cussino è uscito al primo incontro e non è stato recuperato. Nel pomeriggio del sabato invece era impegnato sul tatami Giulio Muzzi vice-campione italiano a Giugno 2021, l’atleta senese passa i primi due turni, al terzo trova il campano Esposito, che in un primo momento subisce le prese e il buon judo di Muzzi, purtroppo un calo di attenzione è fatale per il cussino che nell’unico attacco del campano si fa sorprendere e gli costa l’incontro. Comunque Muzzi è recuperato e affronta un nuovo incontro con Quercio. Il cussino inizia bene e va a subito a punto, purtroppo non riesce a concludere a terra, l’incontro va avanti e Muzzi nella fretta di concludere si scopre e Quercio ne approfitta. Si conclude così l’incontro del senese, che deve avere più fiducia perchè sicuramente anche nella nuova categoria -55kg può dire la sua.
Cus Siena Judo: week end in chiaroscuro per l’U18
Nell’ultima giornata delle finali cadetti il cus era impegnato con due ragazze a -52kg, purtroppo Claudia Cepparulo non ha partecipato per un brutto infortunio al ginocchio, mentre Giulia Nocciolini è scesa sul tatami, con determinazione ha vinto i primi due incontri, poi è stata fermata in semifinale dall’atleta siciliana Giulia Carna, comunque l’atleta senese è arrivata alla finale per il Bronzo con l’atleta di Chieti Ottavia Napoleone. La cussina è passata in vantaggio di wazari, l’incontro era teso per la posta in gioco infatti entrambe le atlete avevano due sanzioni che potevano inficiare i sacrifici fatti (al terzo si è squalificati). Giulia ha gestito l’incontro con non poche sofferenze per il Maestro Cresti. Alla fine si è imposta sull’atleta Chietina, conquistando il bronzo e di conseguenza la cintura nera che Giulia rincorreva da tempo. Quindi grande soddisfazione per la famiglia del Cus Siena, con questa medaglia le nuove cinture nere nel 2021 sono tre, tutte nate da un lavoro costante e dal grande impegno dei ragazzi in un momento psicologico molto peso dovuto alla situazione generale, ma anche alla mancanza del Maestro Nibbi a cui i dirigenti cussini dedicano alla sua memoria