Quando i giocatori arriveranno a Siena dovranno già essere ready to play”
SIENA. Che commento possiamo fare sul mercato fatto fino a questo momento?
A questo punto del mercato, a due giorni dalla scadenza del termine dei tesseramenti posso dire che come club abbiamo fatto un grande sforzo per allestire una squadra competitiva in così poco tempo dalla notizia del cambio di categoria. Il risultato è stato ottimo: un roster composto da giocatori di grande spessore. Il nostro compito come tecnici sarà quello di far diventare questo gruppo una squadra più velocemente possibile.
Quanto parte avvantaggiato un allenatore che può avere a che fare con un gruppo di atleti i cui elementi già si conoscono l’uno con l’altro per aver condiviso metà campo a livello di nazionali o club?
È un piccolo vantaggio dal punto di vista personale, sicuramente per quanto riguarda i rapporti tra i giocatori, ma solo in parte dal punto di vista tecnico perché dobbiamo ragionare come squadra al completo. E come squadra tutti gli elementi andranno riallineati, ai fini della costruzione di un solo gruppo.
Certo, il punto di vista personale è importantissimo e di aiuto soprattutto nelle prime fasi, ma la squadra come tale va costruita partendo dall’inizio.
C’è un elemento del roster a cui come allenatore si affida di più per la gestione del gioco e per personalità?
Spero di dare a tutti le stesse attenzioni e di potermi affidare a tutti nella stessa maniera. Potrei dirti che ci sono atleti che ricoprono ruoli più decisionali, come ad esempio il palleggiatore e il libero, tuttavia la pallavolo di oggi è talmente specialistica che la comunicazione va fatta bene e con tutti gli elementi del roster.
Ha lavorato già con qualcuno dei nuovi arrivi in passato?
Ho lavorato con Mazzone a Città di Castello e con Pochini con l’Acqua Fonteviva Livorno. Per Mazzone erano gli inizi della carriera: un giocatore di grandi doti che non a caso ha giocato in alcune delle migliori squadre della massima serie. Pochini l’ho conosciuto in tempi più recenti e sono molto felice di poter di lavorare nuovamente con lui. Mancano ancora da definire delle ultime pedine. Stiamo valutando in queste ore il completamento della squadra che era uno dei primi obiettivi che ci eravamo preposti.
Avrà a che fare con diversi atleti che saranno eventualmente coinvolti nelle rispettive nazionali, come si gestiscono queste situazioni ai fini della preparazione?
Attenderemo le convocazioni per il Mondiale e vedremo chi sarà immediatamente disponibile o meno. Quest’anno il campionato è anticipato al 2 ottobre quindi la preparazione sarà molto particolare io ed Omar Pelillo (che tornerà a coprire il suolo di vice allenatore pur continuando nella sua mansione di preparatore atletico) abbiamo deciso di utilizzare dei programmi individuali che facciano andare a regime subito i giocatori che già stiamo seguendo a distanza. Quando arriveranno a Siena dovranno essere “ready to play” perché abbiamo poche settimane prima di entrare a regime.
Quei giocatori che invece eventualmente arriveranno dopo il Mondiale, verso metà settembre, avranno due settimane per entrare nel ritmo partita con la squadra. Il nostro obiettivo sarà di avere, soprattutto in quella fase, una squadra che approfitti proprio del non perfetto ritmo di gioco delle grandi squadre che hanno avuto giocatori impegnati nel Mondiale, per rosicchiare punti utili. Anche la fase delle amichevoli sarà funzionale per approcciare ai team della massima serie che incontreremo in campionato.