I due ciclisti partecipano alla Madrid-Gijón-Madrid
La disciplina del randonneur è nata in Francia nel 1904, nell’ambiente delle “Gran Fondo”, ad opera di Henry Desgranges (che l’anno precedente aveva creato il Tour de France) ed è un percorso in bicicletta a tappe su lunghe distanze. Non c’è classifica, la sfida consiste nel portare a termine i percorsi stessi e migliorare i propri tempi, secondo la filosofia delle randonnées: “ né forte né piano, ma lontano”. Per partecipare è necessario possedere i “Brevets Randonneurs Français”, attestati rilasciati agli atleti che dimostrano di essere in grado di coprire le distanze previste dalle varie manifestazioni secondo le relative tabelle di marcia. L’ente di riferimento di questa disciplina in Italia è la ARI ( Audax Randonnée Italia), unica associazione italiana riconosciuta da ACP (Audax Club Parisienne) e BRM (Brevet Randonneur Mondiaux).
Della ARI fanno parte i due sportivi che indosseranno il logo di Siena 2019 e che dichiarano: “La scelta di portare il logo di Siena Capitale Europea della Cultura 2019 sulle nostre maglie alla randonnée in terra di Spagna, deriva prima di tutto dal fatto di sentirci senesi, di voler bene a questo territorio dove siamo nati, dove lavoriamo e dove viviamo. Essere testimonial di questa candidatura ci fa sentire importanti, siamo consapevoli di pedalare con una maglia che sarà vista da migliaia di persone e che speriamo susciti interesse e curiosità”.
Dopo l’esperienza dei recenti mondiali di Budapest, ai quali Siena 2019 ha partecipato insieme allo schermidore Matteo Betti, una nuova partnership nel segno dello sport e dell’internazionalità, nata per valorizzare la città di Siena e il suo territorio che, come sottolineano i due ciclisti, è ricco di paesaggi, storia, cultura e arte che si scoprono dopo ogni curva, dietro ogni angolo.