Lo propone il presidente del Comitato regionale rugby
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Come ha visto la partita?
“Amatori Parma sembrava, sulla carta, molto più forte. Il Cus Siena ha contenuto nel primo tempo ed è venuto fuori nel secondo. Ho visto una grande motivazione tra i bianconeri: voglio aggiungere che, dall’ultima volta che ero stato qui, un paio di anni fa, ho notato una notevole crescita tecnica e fisica. Credo che potrete puntare alla serie B nel prossimo campionato senza modestia, consapevoli dei mezzi a vostra disposizione. Tra l’altro ho anche visto dei ragazzi interessanti nella partita della under 14 contro L’Aquila, segno che è il movimento senese a crescere”.
Per fare un salto di qualità occorre però un campo di gioco all’altezza, che a Siena non c’è.
“E’ il problema del rugby toscano che è iniziato a crescere da pochi anni e ne paga lo scotto. Abbiamo più di seimila tesserati e ci stiamo avvicinando a una delle regioni storiche, l’Emilia Romagna, che invece, proprio per le sue radici, dispone di impianti di livello europeo. Siamo ormai la quarta regione d’Italia, lontanissima ancora dal Veneto e dal Lazio. Ho continuamente incontri con le amministrazioni comunali, e devo dire che trovo anche disponibilità e interesse. Il problema è costituito dalle risorse che sono ridotte. Bisogna ingegnarci”.
Ma il Comune di Firenze ha disposto la costruzione di tre nuovi impianti
“Infatti. E uno è già in costruzione. Devo dire che il test match autunnale con l’Australia è stato estremamente utile. La cosa davvero bella è che in questo momento la nostra disciplina conosce una fase di crescita di interesse e di riscontri anche a livello di attività regionale e non solo a livello di attività internazionale. Alla partita con Parma ha assistito un pubblico davvero numeroso, e ciò mi fa molto piacere”.
Certo che il Sei Nazioni al Franchi di Firenze potrebbe avere un effetto grandioso sulla palla ovale toscana…
“Vedremo se questa possibilità si concretizzerà. Però una cosa voglio dirla. Anche lo stadio di Siena sarebbe perfetto per un test match. La sua capienza è adattissima per le partite con le Isole Fiji o Samoa, che tra l’altro sono anche molto spettacolari. Recentemente la nazionale ha giocato a Modena e Ascoli, impianti non dissimili dal vostro Franchi”.
Ospitare la nazionale a Siena è un proposito che alcuni dirigenti cullano da anni. Di sicuro questa affascinante possibilità non deve intralciare in alcun modo la priorità del rugby senese, quella di dotarsi di un impianto (e degli annessi) adeguato alle sue necessità. Come accogliere, altrimenti, i tanti giovani che vogliono praticare questa disciplina?