SIENA. Il tecnico Biagioli commenta le due prime giornate di campionato di Banca Cras Cus Siena Rugby
Un primo bilancio dopo le due giornate.
“Il bilancio è negativo. Potevamo avere otto punti in classifica, e ne abbiamo invece due, ottenuti grazie al bonus difensivo. E’ vero che ci sono stati miglioramenti, ma sono ancora inferiori all’impegno che abbiamo messo”.
Perché un debutto così modesto a Terni?
“Terni ha capito che questo è un campionato particolare. Mi spiego. Molte squadre non si conoscono, non si sono mai incontrate, non conoscono la forza degli avversari. Quindi bisogna scendere in campo motivatissimi, credendoci sempre, senza temere l’avversario. Senza pensare al loro blasone, grande o piccolo che sia. Bisognerà avere sempre questa mentalità, che poi è la mentalità delle grandi squadre. Di sicuro posso dire che se a Terni avessimo difeso come domenica scorsa il risultato sarebbe stato diverso”.
Banca Cras Cus Siena Rugby è ancora a secco di mete
“E’ un fatto dovuto a problemi tecnici: trasmissione della palla lenta, non di qualità, angoli di corsa non corretti; abbiamo giocato troppo dietro la linea del vantaggio. A Terni ci sono stati problemi nella conquista della palla nei raggruppamenti, aspetto che contro Noceto è stato superato. Bisogna anche dire che abbiamo giocato con le linee arretrate rimaneggiate per infortuni e assenze, per esempio quella del capitano Barone, un giocatore esperto, un punto di riferimento abituato ad andare al di là della linea del vantaggio”.
Come vede le due prossime partite?
“Gubbio è una squadra che gioca un rugby aggressivo. Visto che Terni ci ha battuti scenderanno in campo con la convinzione di sconfiggerci. Starà a noi impedirglielo. Il Forlì, che scenderà all’Acquacalda domenica 24 ottobre, non lo conosco. Ritengo sia un quindici sul livello del Noceto, forse più affiatato. Noi dobbiamo prendere il buono dell’ultima partita, e migliorare ancora. Siamo una squadra che tradizionalmente, parte con lentezza, per poi venir fuori alla distanza”.
Un primo bilancio dopo le due giornate.
“Il bilancio è negativo. Potevamo avere otto punti in classifica, e ne abbiamo invece due, ottenuti grazie al bonus difensivo. E’ vero che ci sono stati miglioramenti, ma sono ancora inferiori all’impegno che abbiamo messo”.
Perché un debutto così modesto a Terni?
“Terni ha capito che questo è un campionato particolare. Mi spiego. Molte squadre non si conoscono, non si sono mai incontrate, non conoscono la forza degli avversari. Quindi bisogna scendere in campo motivatissimi, credendoci sempre, senza temere l’avversario. Senza pensare al loro blasone, grande o piccolo che sia. Bisognerà avere sempre questa mentalità, che poi è la mentalità delle grandi squadre. Di sicuro posso dire che se a Terni avessimo difeso come domenica scorsa il risultato sarebbe stato diverso”.
Banca Cras Cus Siena Rugby è ancora a secco di mete
“E’ un fatto dovuto a problemi tecnici: trasmissione della palla lenta, non di qualità, angoli di corsa non corretti; abbiamo giocato troppo dietro la linea del vantaggio. A Terni ci sono stati problemi nella conquista della palla nei raggruppamenti, aspetto che contro Noceto è stato superato. Bisogna anche dire che abbiamo giocato con le linee arretrate rimaneggiate per infortuni e assenze, per esempio quella del capitano Barone, un giocatore esperto, un punto di riferimento abituato ad andare al di là della linea del vantaggio”.
Come vede le due prossime partite?
“Gubbio è una squadra che gioca un rugby aggressivo. Visto che Terni ci ha battuti scenderanno in campo con la convinzione di sconfiggerci. Starà a noi impedirglielo. Il Forlì, che scenderà all’Acquacalda domenica 24 ottobre, non lo conosco. Ritengo sia un quindici sul livello del Noceto, forse più affiatato. Noi dobbiamo prendere il buono dell’ultima partita, e migliorare ancora. Siamo una squadra che tradizionalmente, parte con lentezza, per poi venir fuori alla distanza”.