Protagonisti il seconda base bianconero Leandro Fernandez Matos (2001) ed il prima base "Bettele" Castillejos (2002), due millenials autori di una giocata rara nel mondo del baseball
SIENA – In uno sport come il baseball, dove quotidianamente si può assistere ad eventi rari ed incredibili, dove nuovi record vengono stabiliti durante ogni stagione, dove milioni di statistiche raccontano con straordinaria minuzia ogni azione in campo, è legittimo chiedersi cosa può ancora stupire gli addetti ai lavori e gli appassionati veri. Nella Major League americana, dove ciascuna singola squadra gioca oggi 162 partite l’anno, dal 1876 ad oggi ci sono stati 729 tripli giochi difensivi, vale a dire l’atto di fare tre out durante la stessa giocata. Non immaginiamo pensare quante volte un triplo gioco difensivo si sia registrato nella terza serie italiana (la serie C, la cui regular season è in media di 12 gare a stagione), anche perché, per vederlo, non ci devono ovviamente essere eliminati e durante il gioco deve verificarsi qualcosa che consenta alla difesa di effettuare tre eliminazioni, tant’è che giocate comuni, come il battitore strike out o che colpisce una volata, normalmente non offrono l’opportunità di un triplo gioco e di solito è necessario che la palla sia colpita in modo netto e diretto verso un interno, il quale esegue un’azione molto rapida o imprevista, oltre a verificarsi confusione o errori da parte dei corridori di base. Sicuramente sappiamo che una di queste è stata allo stadio Antonio Scialoja di Castellina Scalo, a Siena, domenica 26 giugno, nell’incontro tra Estra Siena Baseball Club e Brewers Roma, vinto dagli ospiti con il risultato di 11 a 2.
Il triplo gioco difensivo si è registrato all’ottava ripresa. Protagonisti il seconda base bianconero Leandro Fernandez Matos (2001) ed il prima base “Bettele” Castillejos (2002), due millenials autori di una giocata rara nel mondo del baseball. L’ottava ripresa si era aperta con Roma in vantaggio 4 ad 1 sui bianconeri. Sul monte di lancio per la formazione senese, ad inizio inning, il secondo rilievo “Bettele” Castillejos (al secolo Paul Hendrick Castillejos). Il quale concede due basi ball di fila: all’esterno centro laziale Andrea Stefanoni e poi al seconda base Sacha De Cesario. Immediato l’intervento del manager dell’Estra Siena, Jesus Barroso Gutierrez, che manda sul monte di lancio Luis Pena, spostando Castillejos al suo posto in difesa del sacchetto di prima base. Linea di Murano nel guanto di Leo Fernandez Matos in seconda, il quale, poi, tocca il cuscino per eliminare Stefanoni staccatosi dalla base ed assiste poi in prima a Bettele Castillejos che chiude la tripla eliminazione, con i compagni di squadra che festeggiano i protagonisti.
C’E’ ANCHE UN DOPPIO GIOCO DIFENSIVO – Il triplo gioco difensivo non è stata l’unica occasione nella quale si è messo in mostra Fernandez Matos: in apertura di gara, a basi piene e con un eliminato, lo stesso numero sei bianconero si era reso protagonista, assieme al fratello Alejandro (2006) di un doppio gioco difensivo: battuta di Caminiti su Alejandro, tiro in seconda per l’eliminazione, da parte del fratello Leo, di Caminiti ed assistenza in prima per l’eliminazione del battitore designato ospite Sannino.
SOLO 3 BIANCONERI BATTONO VALIDO – Il risultato finale, 11 a 2 per gli ospiti, non deve però trarre in inganno, visto che quella di domenica è stata sicuramente la migliore partita giocata dall’Estra Siena, con una grande prova di Dario Osti sul monte di lancio (6 inning lanciati, 1 solo punto subito, 1 punto guadagnato sul lanciatore, 10 battute valide, due basi ball, 3 strike out), una bella prova difensiva di Anthony Pichardo all’esterno destro (sicuramente il migliore degli esterni bianconeri). Le sole 6 battute valide dell’attacco senese (14 quelle degli ospiti) hanno fatto la differenza. In giornata di spolvero Leo Fernandez Matos (2/4 con un doppio a sinistra), Luis Pena (2 su 3) e Dario Osti (2 su 3 anche lui), gli unici tre a referto in battuta, gli unici ad aver sorretto in attacco il nove senese, nel quale Bettele Castillejos ed Anthony Pichardo (3 strike out ciascuno, con il solo Castillejos arrivato in base su errore di presa del terza base avversario) hanno fatto registrare una giornata decisamente negativa nel box.
Ottima la prova del ricevitore bianconero Dario Mancini (stanchissimo a fine gara, 3 ore e quaranta minuti di gioco disputati sotto un caldo torrido a 36 gradi), che alla seconda ripresa, su un potentissimo e preciso tiro dall’esterno destro di Anthony Pichardo, ha eliminato al piatto Aprile, il quale, sulla battuta a destra di Andrea Stefanoni, aveva tentato di correre a casa dalla seconda base, ed alla quarta ripresa ha colto rubando sul cuscino di seconda Battella.
I RISULTATI – I bianconeri, adesso, saranno impegnati il 3 luglio nella trasferta a Latina, contro la formazione che occupa, assieme ai bianconeri, l’ultimo posto in classifica e che domenica è stata sconfitta 13 a 3 dal Montefiascone. L’Arezzo ha invece battuto i Dolphins Anzio 12 a 2, continuando a mantenersi al secondo posto nella scia dello Junior Grosseto, in attesa del big match del pomeriggio di sabato 2 tra Junior ed Arezzo.