Scenderà in campo aGrosseto contro il Maremma
MONTERIGGIONI – Finalmente si torna a giocare, a fare sul serio. Questo fine settimana sono scattati i campionati giovanili del baseball della Toscana. Domenica, invece, a Grosseto arriverà il “play ball” della stagione 2014 anche per la Chianti Banca Siena Baseball di serie C, impegnata nel prologo della Coppa Italia, alle 15.30 contro il Maremma. Allenarsi non è come giocare. Le emozioni che si vivono durante una partita sono uniche. La gara è il fine a cui sono rivolti tutti i sacrifici ed il sudore di giocatori, tecnici e dirigenti.
Il manager senese Morandi ha parlato, in vista della nuova stagione, guardando in prospettiva: “Dare spazio ai giovani secondo me è la parola d’ordine. Quest’anno abbiamo inserito due elementi categoria cadetti che sicuramente ci daranno una grossa mano in campionato. Non credo che molte squadre in questa categoria possano schierare in campo ben 7 lanciatori sotto i 20 anni come noi. Di sicuro ci sarà da sudare, ma i ragazzi hanno molta grinta e voglia di imparare”.
A iniziare dal derby di Grosseto con il Maremma, che si presenta ai nastri di partenza con Roberto Di Vittorio come manager. Oltre le conferme dell’anno passato, la serie C grossetana si avvarrà delle prestazioni di Daniele Peccianti, Angelo Acosta, Francesco Del Carlo. Pronto a far parte del roster anche il giovanissimo lanciatore Ivan Bulboaca, classe 1999.
La Chianti Banca del manager Andrea Morandi (coach Francesco Giusti), priva di Lapo Vaccari e Davide Drusiani impegnati nel campionato Cadetti, scenderà in campo osservando un minuto di silenzio in ricordo dell’ex giocatore della Mens Sana Baseball degli anni ‘90, Francesco Cernuto, medico psichiatra scomparso tragicamente in questi giorni.
Toccante il ricordo di un ex compagno di squadra, Francesco Capitani: “Avevo avuto modo di rincontrarlo qualche volta in Pronto soccorso dove veniva a fare qualche consulenza, era una persona molto gentile e cordiale (non lo dico per dire, chi l’ha conosciuto sa che era questo tipo di persona) e ci salutavamo sempre con affetto come si conviene a chi ha giocato insieme a questo sport”.