Arrivo a Buonconvento con l'ultima tappa sulle strade bianche

BUONCOVENTO. Ad un anno esatto di distanza l’azzurro Fabio Aru vendica la sfortuna subita nel 2011 e conquista la seconda edizione del Toscana – Terra di Ciclismo, unica prova italiana di Coppa delle Nazioni Under23 organizzata dall’Asd Girobio. Dopo le lacrime di disperazione di Gaiole, arrivano le lacrime di gioia di Buonconvento. La tappa è andata al francese Alex Domont, autore di una grande azione solitaria che, per oltre 30 chilometri, lo ha visto leader virtuale della corsa. Nel finale la reazione del gruppo regala il successo finale a Fabio Aru, visibilmente commosso al termine della gara. L’ultima tappa si è svolta sulle strade bianche della provincia si Siena.
Alla partenza era presente il sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà, mentre all’arrivo tanti ospiti tra cui il sindaco di Buonconvento Marco Mariotti, il vice sindaco Massimo Bonucci ed il presidente onorario della Fci Alfredo Martini. Prima della partenza da Greve in Chianti, il presidente dell’Asd Girobio Giancarlo Brocci ha ringraziato gli atleti per la grande prestazione di ieri dove, sotto una pioggia battente, si sono dati battaglia ed hanno onorato a pieno la manifestazione. E’ il sindaco di Greve in Chianti, Alberto Bencistà che dà il via alla quinta ed ultima tappa del Toscana Terra di Ciclismo 2012, prova italiana di Coppa delle Nazioni Under23. I 70 atleti rimasti in gara, dopo il forfait dei quattro sloveni che hanno subito il furto delle biciclette, partono abbastanza tranquilli con nessuno che esce in avanscoperta. La prima azione degna di nota si registra al chilometro di gara 77, quando ad attaccare è l’argentino Eduardo Sepulveda in forza all’Uci Team. Al chilometro 86 il vantaggio di Sepulveda sul gruppo raggiunge il minuto ma, nel corso del secondo tratto di strada bianca, il gruppo torna compatto. Al traguardo volante di Vescovado transita in prima posizione il belga Floris Smeyers e, poco dopo, si avvantaggia il francese Alex Domont. L’atleta di oltralpe alla partenza aveva un ritardo di 1’01” dal leader Fabio Aru, a 25 chilometri dalla conclusione diventa quindi maglia rossa virtuale. La risposta del gruppo non si fa attendere, il vantaggio scende e, nell’ultimo tratto di strade bianche, escono dal plotone Jay McCarthy dell’Australia e Tim Wellens del Belgio. I due viaggiano a 40″ dal francese al comando e l’atleta belga sembra in grado di guadagnare quei nove secondi che gli sarebbero necessari per sopravanzare Aru in generale quando, a meno di due chilometri dalla conclusione, viene fermato da una foratura. Il successo di tappa è del francese Axel Domont, autore di una vera impresa mentre la seconda edizione del Toscana Terra di Ciclismo vede il successo finale dell’azzurro Fabio Aru.
Sono lacrime di gioia e di liberazione quelle di Fabio Aru. “E’ un anno che penso a questa gara, ancora non avevo digerito l’ingiustizia di 12 mesi fa. Mi sono tolto un sassolino nella scarpa enorme“. Il sardo, in forza alla Palazzago, dedica la vittoria “a tutta la squadra, in particolare a Manuel (Bongiorno, ndr) che oggi ha tirato per me e a Olivano Locatelli, una dedica speciale va a Anita Tironi, la presidente della Palazzago che ci ha lasciato lo scorso anno“. “Sono venuto qua in Italia con grandi ambizioni” racconta Axel Domont dopo l’arrivo. “Dopo il freddo di ieri, questa mattina ero nervoso e volevo dimostrare che sto bene e che mi merito il posto nella nazionale francese“, conclude il non ancora 22enne che nel 2011 ha svolto uno stage fra i professionisti con l’Ag2r.
“Se qualcuno avesse scritto una sceneggiatura così nessuno avrebbe visto il film perché non sarebbe stato credibile” ha detto al termine del Toscana-Terra di ciclismo Giancarlo Brocci, presidente di Asd Girobio. “Le lacrime di tristezza dello scorso anno sono state sostituite da quelle di gioia. Sembra una storia, una storia piena di sentimenti, e del resto sono convinto che non si può fare ciclismo senza passione“. Certo è che un azzurro che vince la tappa italiana della Coppa delle Nazioni è una sorta di consacrazione per la concezione di ciclismo che porta avanti l’Asd Girobio. “Un epilogo così è il miglior spot in assoluto, e ci tira una bella volata in vista del Girobio che ha ancora tanto bisogno di farsi conoscere fra la gente“. Sul fatto che solo 58 atleti abbiano portato a termine la corsa, Brocci chiosa: “Non sono un patito della durezza dei percorsi perché penso che la corsa dura la facciano gli atleti, però mi piace che il ciclista sappia reinterpretare continuamente la bellezza di questo sport. La sofferenze di questi ragazzi, ieri sotto la pioggia o oggi sulle strade bianche, rendono onore al ciclismo“.
ORDINE D’ARRIVO
1. Axel Domont (Francia) km. 167 in 4h26’34” media di 37,589 km/h
2. Jay McCarthy (Australia) a 30
4. Patrick Konrad (Austria)
6. Alexey Lutsenko (Kazakistan)
8. Alexander Foliforov (idem)
10. Michael Valgren Andersen (Danimarca)
2. Tim Wellens (Belgio) a 9″
4. Jay McCarthy (Australia) a 25″
6. Patrick Schelling (Svizzera) a 29″
8. Bob Jungels (Lussemburgo) a 32″
10. Alexander Foliforov (Russia) a 1’00”
Classifica a Punti: Pecorino Toscano Dop – Jay McCarthy (Australia)
Classifica Traguardi Volanti: Chianti Classico – Thomas Sprengers (Belgio)
3. Natnael Berhane (Uci Team) a 35″
5. Fredrik Stand Galta (Norvegia
7. Sergey Pomoshnikov (Russia)
9. Patrick Schelling (Svizzera)
CLASSIFICA GENERALE 1. Fabio Aru (Italia) km. 753 in 19h13’54” media 39,170 km/h
3. Francesco Manuel Bongiorno (Italia) a 19″
5. Axel Domont (Francia) a 26″
7. Patrick Konrad (Austria) a 32″
9. Carlos Verona Quintanilla (Spagna) a 53″
Classifica Generale: Regione Toscana – Fabio Aru (Italia)
Classifica Gpm: Consorzio per la tutela dell’olio extravergine di oliva toscano Igp – Floris Smeyers (Belgio)
Classifica Under21: Elite Club Vacanze – Jay McCarthy (Australia)