Annese ha parlato di Zonderwater

SIENA. E’ stata una conviviale molto partecipata quella organizzata dal Panathlon di Siena, che ha visto protagonista Carlo Annese. Il giornalista–scrittore ha raccontato “I Diavoli di Zonderwater”, sua ultima fatica letteraria. La serata è stata l’occasione per festeggiare l’elezione del socio Fabio Bruttini a presidente della Lega Basket Dilettanti, ma è stata anche l’occasione per ricordare quello che negli anni è diventata l’Eroica “la Woodstock del ciclismo”l come l’ha definita Giancarlo Brocci, ideatore di questa incredibile avventura che ha oramai iscritti che arrivano da tutte le parti del mondo. Occasione ghiotta anche per rinverdire i fasti di antiche sfide di basket tra Siena e Brindisi (città natale di Annese) raccontate da Roberto Montermini, protagonista di epici duelli con Calderari, stella di quella squadra pugliese.
Annese ha raccontato il suo libro e la maniera in cui è nato. Il viaggio di nozze in Sudafrica e la sua passione per i libri e le letture, una libreria piccola ma piena zeppa di buoni libri e il libraio che sente parlare italiano. I diavoli di Zonderwater nasce lì perché quel libraio che sente parlare italiano racconta tante piccole cose di quei centomila prigionieri che riuscirono a trasformare il niente in una città. Dal ’41 al ’47 , quando poi Zonderwater chiuse, nacquero edifici in muratura, due ospedali, trenta chilometri di strade, quindici scuole, ventidue teatri e un monumento. E in tutto questo ingeneroso sarebbe non ricordare la figura di Prinsloo, comandante illuminato, che riuscì a capire quanto fosse importante riuscire a restituire a quei giovani la dignità di esseri umani e di una vita normale. Scelse lo sport come alleato: scherma, boxe, atletica ma soprattutto il calcio, perché è la cosa che fa sopravvivere meglio. Entusiasmo vero quello di Annese nel restituire il piacere di aver scritto di sport a chi, panathleta, nello sport ha la sua anima forte. Tante storie a volte incredibili ma vere, come quella che vede Francesco Giordano, uno di Zonderwater grazie a questo libro riapparire, anche se sepolto alla Maddalena accanto a Gian Maria Volonté. O come Marcello Fiasconaro, atleta che fece suo il record mondiale degli 800 metri, altro figlio di chi Zonderwater l’aveva vissuto. Vinti, sconfitti ma con la capacità di tornare ad “essere” Zonderwater è anche questo; una storia, una verità che non trova traccia in nessun libro di storia. Peccato, ma ci ha pensato Carlo Annese. “Bancarella Sport” ha detto che è stato il più bravo.
Il colpo di teatro alla fine è stato il diario di uno che aveva vissuto Zonderwater. Improvvisamente Umberto Preve, marito della panathleta Gianna Venturini, ne tira fuori uno stralcio e lo regala ad Annese che riesce soltanto a dire: ” Lei non sa che tesoro mi ha regalato”.
La prossima conviviale si terrà il giorno 16 Novembre, si parlerà di “Studio e sport“ e “Lavoro e sport” con un testimonial d’eccezione.