Argento a squadre e bronzo individuale alle Universiadi, racconta se stessa e le proprie aspirazioni
di Massimo Calamuneri
SIENA. “Una passione nata fin da bambina ed alimentata nel tempo, tirare di scherma sarà il mio lavoro”: ad esprimersi in questi termini la campionessa di scherma Alice Volpi, una delle più grandi promesse nel panorama schermistico nazionale. Con l’intervista realizzata alla senese classe ’92, iniziamo un percorso che ci porterà a raccontarvi le storie degli atleti senesi distintisi nelle proprie discipline di appartenenza a livello nazionale ed internazionale.
Nonostante i soli 21 anni, Alice Volpi può già vantare un palmares ricchissimo: Campionessa Europea individuale ed a squadre under 20 nel 2011 e nel 2012, Campionessa Mondiale under 20 individuale nel 2012 ed a squadre nel 2011 e 2012, vincitrice della Coppa del Mondo under 20 nel 2011 e 2012, Argento a squadre e Bronzo individuale alle Universiadi 2013 ed Argento individuale e Oro a squadre con la formazione delle “Fiamme Oro – Polizia di Stato” (società di tesseramento) ai Campionati Italiani Assoluti 2013. Nell’ultima stagione ha inoltre fatto parte del “dream team” in 4 prove di Coppa del Mondo dove l’Italia si è particolarmente distinta aggiudicandosi tutti gli incontri disputati.
Attualmente iscritta all’Università di Camerino (UNICAM) nel Corso di Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici ed appartenente al corpo della Polizia di Stato FF. Oro ROMA, Alice Volpi ha raccontato se stessa e le proprie aspirazioni nel corso di un’intervista.
Com’e nata la passione per questo sport?
“Ho iniziato a tirare di scherma su consiglio di mio padre che pur non essendo stato uno schermitore era un grande appassionato di questo sport; tutti i pomeriggi dopo la scuola (frequentata a Buonconvento) mio padre mi prendeva con la macchina e mi portava al Cus. La divisa bianca, le armi e l’eleganza della scherma mi hanno subito colpito al cuore. Tutto mi riusciva naturale e i successi in pedana ottenuti fin dalle primissime gare regionali hanno contribuito ad aumentare in me la passione e la voglia di sfondare come atleta”.
Come ti sei avvicinata a questa disciplina e quando hai pensato di poterla praticare a livello agonistico?
“Nella scherma si comincia sin da piccoli con un discreto impegno agonistico; ogni assalto è un duello da vincere e nessuno tira di scherma solo per partecipare. Tutti amano la vittoria ed io non ero da meno, anzi mi piaceva molto vincere; sono stata fortunata perché i miei genitori mi hanno trasmesso doti fisiche e mentali idonee alla pratica di questo sport e le mie caratteristiche mi hanno permesso di eccellere al punto da attirare l’attenzione dei maestri italiani e dei dirigenti dei gruppi sportivi militari. Così a 17 anni il mio Curriculum mi ha permesso di partecipare e vincere il concorso per entrare nel gruppo sportivo della polizia di stato, ed ora milito felicemente nelle “Fiamme Oro”. Direi che sono anche in discreta compagnia: Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Claudia Pigliapoco, tre jesine e una senese…”.
Qual è il rapporto che hai con il tuo maestro?
“Direi che è splendido; Daniele Giannini è un ottimo maestro di fioretto e lo posso dire con cognizione di causa avendo conosciuto tanti bravi maestri nell’ambito dei raduni federali. Inoltre sono ormai 15 anni che lavoriamo assieme e adesso per me Daniele è come uno di famiglia”.
Che tipo di risultati hai ottenuto sin qui?
“A livello giovanile ho vinto 2 Campionati Europei, 2 Campionati Mondiali, 2 Coppe del Mondo e tutta un’altra serie di titoli nazionali di categoria. A livello assoluto sono molto fiera di aver conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo italiano a squadre e il titolo di vice campionessa italiana ed individuale nel 2013. Sempre nel 2013 ho vinto 4 prove di Coppa del Mondo con il “dream team” oltre ad un argento e un bronzo alle universiadi”.
Che tipo di preparazione fisica conduci per poterti mantenere ai tuoi livelli?
“Generalmente lavoro 2 ore al mattino e 3 il pomeriggio divise tra preparazione atletica, lezione e assalti in pedana, anche se trascorro molto tempo (circa 70 giorni l’anno) fuori sede per la partecipazione ai raduni/ritiri federali e alle gare di coppa del mondo. Recentemente ho intrapreso un’assidua collaborazione con Annalisa Coltorti (Preparatrice atletica della Nazionale e della Campionessa Olimpica Elisa di Francisca), grande professionista e cara amica, che ha personalizzato la mia preparazione fisica”.
Ti è mai pesato rinunciare al tempo libero o agli amici per allenarti?
“Sono di carattere poco incline alle rinunce, mi piacerebbe vivere pienamente la mia età, ma se non seguo diligentemente i miei programmi quotidiani vengo subito richiamata all’ordine da chi mi fa da tutor nella mia crescita sportiva e non solo”.
Sacrificheresti la possibilità di avviare una certa carriera professionale pur di continuare a praticare questa disciplina?
“Sono iscritta all’Università di Camerino che mi ha sostenuta nella partecipazione alle recenti Universiadi, e spero che prima o poi possa conseguire la laurea, ma credo e spero che la mia carriera professionale, anche in futuro, continui ad essere la scherma”.
Cosa ti attrae di questo sport in maniera particolare?
“La combattività con gli avversari e la sfida continua con te stessa nel cercare la convinzione di raggiungere traguardi sempre più alti”.
Se dovessi convincere un bambino o un giovane ad approcciarsi a questa disciplina che cosa gli diresti?
“Il modo migliore per approcciarsi allo sport è quello di provare a praticarlo; fortunatamente a Siena c’è un ottima scuola di grande tradizione: il CUS. A volte lancio le sfide con piccoli atleti ed è una gioia vedere le “prime lame” (bambini di 6-7anni) sudare infagottati in una divisa candida con in mano un fioretto più alto di loro, soddisfatti di confrontarsi con atleti più grandi di loro”.