VALDORCIA. Mancano poche ora all’inizio della quattordicesima edizione del Rally della Val d’Orcia, primo dei sei appuntamenti stagionali valevoli per il Campionato Italiano Rally Terra, che si svolgerà questo week end ed avente come fulcro i tre comuni senesi di Radicofani, San Casciano dei Bagni e Sarteano.
La manifestazione sarà valevole anche per il neonato Trofeo N5 Rally Terra che si articolerà però in quattro gare.
Il Rally della Val d’Orcia si correrà domenica 19 marzo, ma prenderà le prime mosse con le verifiche pre gara e le ricognizioni oltre che con lo shake down in programma le prime venerdì 17 e le seconde sabato 18 marzo.
Ecco in sintesi l’ossatura della manifestazione:
sabato 18 marzo lo shake down oltre che la coreografica cerimonia di partenza nel favoloso contesto del borgo di Radicofani dove tutti gli equipaggi faranno la passarella per presentarsi a partire dalle ore 18.30. Dopo la lunga sosta notturna il Rally entrerà nel vivo domenica 19 marzo con partenza della prima vettura dalle ore 07.30 ed affrontare le prove speciali in programma a partire dalla classica Radicofani di Km. 12,86 (primo giro ore 08.01 e secondo giro ore 12.10) a cui seguirà San Casciano dei Bagni-Fighine di Km. 13,41 (primo giro ore 08.35 e secondo giro ore 12.44) a seguire un Controllo a Timbro a Sarteano e a conclusione di ogni giro la ritrovata prova di Castiglioncello del Trinoro – Sarteano di Km. 6,10 (primo giro alle ore 09.34 secondo giro ore 14.43). Dopo ogni giro Riordino e Parco Assistenza nella praticissima e funzionale Zona Industriale della Val di Paglia. A conclusione del secondo giro sarà effettuata la settima e ultima prova speciale in programma, quella di Radicofani, però in versione leggermente più corta dei due precedenti passaggi (Km. 9,77) alle ore 16.19 con arrivo finale previsto a Radicofani alle ore 17.09 dove sul Palco è prevista la premiazione finale.
Globalmente quindi saranno sette le prove speciali in programma per Km. 74,76 su un percorso globale di Km. 258,22.
Dando un’occhiata agli iscritti che sono sessantuno, da rilevare la massiccia presenza di vetture (24) della massima serie, le performanti R5. Il pluricampione italiano Paolo Andreucci avrà a suo fianco Rudy Briani, ma altri piloti puntano alla testa della classifica.
Ci sarà infatti Enrico Oldrati che con Elia De Guio è il vice campione del CIRT 2022 e a cui manca una vittoria assoluta per completare il suo ricco curriculum che lo ha visto protagonista nelle gare più disparate. Potranno ambire a posizioni importante anche Giacomo Costenaro, già vincitore al Val d’Orcia nel 2021 affiancato dal fido Justin Bardin, il sammarinese Jader Vagnini con alle note Martina Musiari, mentre il fiorentino Tommaso Ciuffi ritorna su fondo sterrato dopo esser passato all’asfalto affiancato da Pietro Cigni, alla prima stagione con una R5. Presente anche il Campione WRC2 Master 2022 Mauro Miele per l’occasione affiancato da Andrea Dresti, che vorrà continuare la stagione 2023 dopo l’ottima prestazione al Rally di Montecarlo. Sicuramente altri potranno inserirsi tra i protagonisti come Tonso sempre nei top ten e Dati invece tornato a tempo pieno nel CIRT come anche Tali e Marchioro che dopo l’anno con la Peugeot 208 ritorna alla guida della Skoda Fabia Evo. Non poteva mancare Hoelbling sempre presente e vincitore dell’edizione 2014. Da rilevare la presenza di Panzani che proprio domenica scorsa si è aggiudicato il Ciocco CRZ , come anche Angelo Grossi, figlio dell’indimenticabile Pucci, che dopo aver corso, sempre la scorsa settimana al Ciocco ma con una Toyota Yaris, si ripresenta a distanza di una settimana con una Skoda Fabia e su terra. Unico pilota non Skoda Fabia tra le R5 l’aretino Squarcialupi su Huyndai I20, presenti invece con le affidabili Skoda Fabia anche Cobbe, Messori, lo sloveno Novak, il poliedrico Gianesini, ma anche Anselmi che è alla sua seconda gara su terra con la Fabia R5, Roncoroni affezionato alla vettura ceca con cui corre da oltre cinque anni, il greco Nikos Pavlidis, spesso presente alle gare italiane, come anche Bergamin e Leuratti che completano la lunga serie delle vetture R5.
Grande interesse per un nutrito numero di vetture della categoria N5, che hanno un Trofeo riservato da quest’anno anche su fondo sterrato il Trofeo N5 Terra 2023, di cui il Rally della Val d’Orcia è la gara inaugurale e che vede al via una vecchia conoscenza come Manfrinato con una Clio N5, Rigo, Camporese e Negri su Citroen DS3 N5, il figlio d’arte Aronne Travaglia su Ford Fiesta N5, Cairoli su Toyota Yaris e un personaggio da seguire lo statunitense Platkowski su Volkswagen Polo N5 campione Usa della specialità.
Le vetture della classe N5 concorreranno inoltre al neonata Coppa ACI Sport 4WD riservata a tutte le vetture quattro ruote motrice extra Rally 2 (quindi senza le R5 che concorrono all’assoluta) a cui si aggiungeranno quindi Santoro, Mattonen e il rientrante Bolognesi tutti su Mitsubishi mentre Melegari e Bardini avranno entrambi la Subaru Impreza.
Tra i conduttori che si giocheranno invece la Coppa ACI Sport Due Ruote Motrici aprirà le partenze Martinis sempre protagonista sia su terra che asfalto con la Peugeot 208 Rally4 e secondo lo scorso anno a Radicofani ed a fine stagione nella Coppa ACI Sport Classe Rally. Anche l’aretino Bartalini sarà della partita e metterà a frutto l’esperienza dello scorso anno che lo ha visto sempre all’arrivo. Seguirà Barone Jr. con tre risultati utili lo scorso, il giovane Matteo Fontana che sta facendo un percorso formativo di largo respiro, che nonostante la giovanissima età (neppure vent’anni) ha due stagioni alle spalle di rilievo e solo quest’anno ha effettuato già due gare mondiali di Montecarlo e Svezia oltre che due gare in Finlandia. Ci sarà Cogni sempre con la stessa Peugeot 208 con cui si è messo in evidenza la scorsa settimana al Rally del Ciocco, il locale Brancadori, il fiorentino Ancillotti ritornato a correre su fondo sterrato dopo qualche anno di assenza, il sardo Piccinnu, il veronese Strabello, reduce da un vero tour de force avendo corso lo scorso week end all’iconico Rally Serras de Fafe e Felguiras in Portogallo. Epis, Angi, Zorzi, Frare e Pompilio chiudono la numerosa e combattuta classe Rally4. A questi si aggiungeranno le vetture due ruote motrici delle classi N3, Rally 5, A6 e RS 1.6 che completeranno l’elenco degli oltre sessanta iscritti, numero in linea con quello della scorsa edizione che vide sessantatre partecipanti.