SIENA. Quest’anno la luce di una nuova stella illuminerà la notte di San Lorenzo, tradizionalmente dedicata all’osservazione delle “stelle cadenti”, generate dallo sciame meteorico delle Perseidi. Il bagliore esplosivo che prima di raggiungere la Terra ha percorso un viaggio lungo 310 milioni di anni, è stato individuato per primo al mondo, dagli strumenti dell’Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti, gestito dall’Unione Astrofili Senesi.
La nuova sorgente luminosa visibile nella volta celeste, rilevata attraverso la sofisticata telecamera ed il telescopio da oltre mezzo metro di diametro dell’osservatorio senese, proviene da uno dei bracci a spirale della galassia denominata UGC00005, posta nell’antica costellazione zodiacale dei Pesci, visibile in questo periodo nella seconda parte della notte, sull’orizzonte sud-est.
Annunciata la nuova scoperta alla comunità astronomica internazionale, gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova, attraverso il più grande telescopio presente in Italia, hanno immediatamente caratterizzato il nuovo astro come supernova del tipo “a collasso nucleare”.
Questo evento rappresenta l’ultimo lampo di vita di una stella 10 volte più grande del nostro Sole, il cui nucleo implode sotto l’effetto della propria gravità per poi esplodere con l’energia equivalente a quella prodotta da miliardi di soli nel corso della propria vita.
L’Associazione Astronomica Internazionale ha denominato ufficialmente il nuovo evento SN2016eob attribuendo la paternità della scoperta agli astrofili senesi, impegnati da tempo nelle attività di ricerca di eventi esplosivi extragalattici. Si tratta della 16ma supernova scoperta dai soci dell’Unione Astrofili Senesi.
Quando, volgendo gli occhi al cielo esprimerete un desiderio, sarà emozionante ricordare l’incredibile viaggio nel tempo e nello spazio di tutti gli elementi chimici necessari a formare pianeti ed esseri viventi, generati grazie alle reazioni nucleari e diffuse nell’Universo durante queste catastrofi cosmiche. Tutti noi, per questo, possiamo definirci … figli delle stelle!