Quali strategie per le imprese Life Science in Toscana
SIENA. Un settore in crescita, capace di cogliere la sfida dell’innovazione, numericamente consistente in termini di fatturato e posti di lavoro, anche in un momento di congiuntura economica negativa: sono le scienze della vita in Toscana, regione in cui operano oltre trecento aziende tra farmaceutico, biotecnologie, medical device e servizi specializzati, con un fatturato aggregato di oltre 7 miliardi di euro. Si tratta di un comparto strategico per lo sviluppo industriale e della ricerca in ambito regionale, dove le università e gli incubatori giocano un ruolo chiave e anche le micro aziende sono capaci di generare innovazione e creare un indotto di valore per i grandi gruppi industriali.
I dati sul settore, i casi di successo, insieme ai progetti per creare reti e sinergie nelle life sciences, saranno presentati venerdì 14 dicembre a Siena, nell’Auditorium Santa Chiara, a partire dalle ore 9, in occasione dell’iniziativa promossa da Università di Siena e Università di Pisa, nell’ambito delle attività del Distretto Toscano Scienze della Vita. L’incontro dal titolo “Dalla ricerca al mercato: quali strategie per le imprese Life Science in Toscana”, vedrà la partecipazione di numerose aziende – tra cui le start-up vincitrici delle ultime tre edizioni del premio per l’Innovazione Start Cup Toscana – accanto a rappresentanti di istituzioni, enti di ricerca, incubatori e parchi scientifici.
La giornata sarà introdotta da Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena, Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana e Rino Rappuoli, presidente del Distretto Toscano Scienze della Vita. Sul ruolo dell’università nella promozione delle nuove imprese interverrà Paolo Ferragina, prorettore alla ricerca dell’Università di Pisa.
“Si tratta di un incontro importante – ha detto il rettore Riccaboni – per mettere a confronto le realtà più dinamiche e innovative, in vista dello sviluppo di ulteriori sinergie in un settore strategico, nel quale l’apporto delle università è fondamentale. Il nostro Ateneo ha tra le sue aree di ricerca più promettenti e di successo proprio le Scienze della vita, e su questo settore intende puntare sempre di più in futuro, per svolgere la sua funzione di supporto allo sviluppo economico, valorizzando la presenza di istituzioni e aziende che fanno del territorio senese un ambito di eccellenza”.
Per chiarire quali sono e che cosa fanno le aziende toscane che operano nelle Scienze della vita sarà presentata la ricerca “Scienza, Imprese e Territorio. Un’analisi degli attori e delle sinergie locali per lo sviluppo del Distretto Toscano di Scienze della Vita”, a cura di Lorenzo Zanni, prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Ateneo senese, membro del Comitato d’indirizzo del Distretto, e Tommaso Pucci dell’Università di Siena.
“Nelle life sciences non solo le multinazionali, ma anche le piccole e micro aziende dimostrano ottima vitalità e capacità di innovazione – dice Zanni -. Le difficoltà si evidenziano più che altro nel processo di internazionalizzazione. Per questo sono molto importanti le reti tra diversi attori del Distretto che forniscono supporto e servizi e che possono essere fondamentali per lo sviluppo del settore”.
“Le imprese life sciences toscane – sottolinea Rino Rappuoli – possono oggi contare su una consolidata dotazione di competenze scientifiche e su una densa rete di relazioni che supportano, da un lato, i processi innovativi delle piccole e medie imprese e, dall’altro, facilitano la permanenza sul territorio di grandi imprese multinazionali. In questo contesto, il Distretto diventa un’opportunità per integrare le strategie e potenziare le performance complessive del sistema, sviluppando sinergie anche a livello nazionale e internazionale”.
Gli ambiti strategici su cui intervenire per supportare la capacità del sistema toscano di competere sui mercati, emersi dall’analisi, saranno i temi al centro delle diverse sessioni di approfondimento: lo sviluppo industriale dei progetti di ricerca, la valorizzazione della proprietà intellettuale, il trasferimento tecnologico e i processi di internazionalizzazione e del fare rete tra imprese.
È possibile consultare il programma completo del convegno sul sito: www.unisi.it/eventi/ricerca_mercato.
I dati sul settore, i casi di successo, insieme ai progetti per creare reti e sinergie nelle life sciences, saranno presentati venerdì 14 dicembre a Siena, nell’Auditorium Santa Chiara, a partire dalle ore 9, in occasione dell’iniziativa promossa da Università di Siena e Università di Pisa, nell’ambito delle attività del Distretto Toscano Scienze della Vita. L’incontro dal titolo “Dalla ricerca al mercato: quali strategie per le imprese Life Science in Toscana”, vedrà la partecipazione di numerose aziende – tra cui le start-up vincitrici delle ultime tre edizioni del premio per l’Innovazione Start Cup Toscana – accanto a rappresentanti di istituzioni, enti di ricerca, incubatori e parchi scientifici.
La giornata sarà introdotta da Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena, Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana e Rino Rappuoli, presidente del Distretto Toscano Scienze della Vita. Sul ruolo dell’università nella promozione delle nuove imprese interverrà Paolo Ferragina, prorettore alla ricerca dell’Università di Pisa.
“Si tratta di un incontro importante – ha detto il rettore Riccaboni – per mettere a confronto le realtà più dinamiche e innovative, in vista dello sviluppo di ulteriori sinergie in un settore strategico, nel quale l’apporto delle università è fondamentale. Il nostro Ateneo ha tra le sue aree di ricerca più promettenti e di successo proprio le Scienze della vita, e su questo settore intende puntare sempre di più in futuro, per svolgere la sua funzione di supporto allo sviluppo economico, valorizzando la presenza di istituzioni e aziende che fanno del territorio senese un ambito di eccellenza”.
Per chiarire quali sono e che cosa fanno le aziende toscane che operano nelle Scienze della vita sarà presentata la ricerca “Scienza, Imprese e Territorio. Un’analisi degli attori e delle sinergie locali per lo sviluppo del Distretto Toscano di Scienze della Vita”, a cura di Lorenzo Zanni, prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Ateneo senese, membro del Comitato d’indirizzo del Distretto, e Tommaso Pucci dell’Università di Siena.
“Nelle life sciences non solo le multinazionali, ma anche le piccole e micro aziende dimostrano ottima vitalità e capacità di innovazione – dice Zanni -. Le difficoltà si evidenziano più che altro nel processo di internazionalizzazione. Per questo sono molto importanti le reti tra diversi attori del Distretto che forniscono supporto e servizi e che possono essere fondamentali per lo sviluppo del settore”.
“Le imprese life sciences toscane – sottolinea Rino Rappuoli – possono oggi contare su una consolidata dotazione di competenze scientifiche e su una densa rete di relazioni che supportano, da un lato, i processi innovativi delle piccole e medie imprese e, dall’altro, facilitano la permanenza sul territorio di grandi imprese multinazionali. In questo contesto, il Distretto diventa un’opportunità per integrare le strategie e potenziare le performance complessive del sistema, sviluppando sinergie anche a livello nazionale e internazionale”.
Gli ambiti strategici su cui intervenire per supportare la capacità del sistema toscano di competere sui mercati, emersi dall’analisi, saranno i temi al centro delle diverse sessioni di approfondimento: lo sviluppo industriale dei progetti di ricerca, la valorizzazione della proprietà intellettuale, il trasferimento tecnologico e i processi di internazionalizzazione e del fare rete tra imprese.
È possibile consultare il programma completo del convegno sul sito: www.unisi.it/eventi/ricerca_mercato.