Il curioso viaggio spaziale di un "pezzo" dell'artigianato toscano
AREZZO. Quanto può andare lontano il lancio di una balestra? Tra pochi mesi potremo rispondere lontanissimo, anzi nella spazio infinito…! Questo grazie alla ‘Petra de Burgo’, una piccola preziosa balestra realizzata dai maestri artigiani di Sansepolcro (Arezzo), che partirà il 19 aprile 2011 da Cape Canaveral, viaggiando nell’ultimo viaggio dello Shuttle, dove verrà effettuato un tiro dimostrativo. Ci sarà un illustre cittadino di Sansepolcro, il colonnello dell’aeronautica militare Roberto Vittori, alla sua terza esperienza nello spazio, ma con una lunga meritoria carriera di pilota militare, collaudatore, sperimentatore e infine astronauta, selezionato per imprese importanti, come la missione ‘volo-taxi’ “Marco Polo” (maggio 2002) e la missione ‘volo-taxi’ “Eneide” (aprile 2005) presso la ISS (Stazione Spaziale Sperimentale), primo astronauta europeo a conseguire la qualifica di Comandante Soyuz. Nativo di Viterbo, ma da anni residente in Val Tiberina – che alterna con gli U.S.A. – il prode Vittori ha avuto l’idea – subito sposata dai suoi concittadini – di portare nella prossima missione spaziale un simbolo della sua terra. E quale poteva risultare migliore, per un proveniente dalla ‘terra di Piero’ e del Palio della Balestra, di una piccola balestra finemente intagliata con scene pierfrancescane della ‘Leggenda della Vera Croce’?
‘Petra de Burgo’ (in onore di Piero della Francesca, biturgense doc internazionalmente noto, che si firmava ‘Petro de Burgo’), è infatti il nome dato a questa balestra, con decori in argento, che si richiama alla manifestazione folcloristica più importante di Sansepolcro annualmente svolta la seconda domenica di settembre: pronta nel suo contenitore, è già partita alla fine del 2010 alla volta dell’America, dopo essere stata immortalata da una troupe di RAI 1, con un servizio andato in onda sul Tg nazionale il 29 novembre. In precedenza, il 9 novembre 2010, la balestra in miniatura aveva sostato a Firenze, presso il Governo Regionale della Toscana, ricevuta dal Presidente Enrico Rossi, il quale, entusiasta dell’idea, ha aggiunto anche il gagliardetto della Regione, con il Pegaso alato, anche questo simbolo del volo. E il 7 gennaio l’astronauta Roberto Vittori è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Napolitano, che gli ha consegnato, per accompagnare patriotticamente il tutto, anche il nostro tricolore.
Così questo particolarissimo oggetto sarà ambasciatore nel mondo della più autentica storia, arte e tradizione di Sansepolcro, Arezzo e della Toscana e Italia tutta, terre di certo, se non sempre di santi, almeno di ‘poeti’ e ‘navigatori’…Buon viaggio, balestra “De Burgo”, e lancia ardita e precisa, come ancor oggi fanno i balestrieri del Palio della Balestra, il tuo dardo nelle galassie, non per ferire ma per unire terra e cielo, tradizione e futuro, mistero e conoscenza, etica e matematica: quei binomi che anche il grande artista di Sansepolcro aveva magistralmente intrecciato e ritratto nelle sue straordinarie opere ancora presenti nel territorio aretino.