TORINO. Tutti abbiamo presente le bellissime fotocamere mirrorless, chiamate anche con l’acronimo MILC. Si tratta, in poche parole, di fotocamere digitali che possono contare sulla presenza di un obiettivo intercambiabile, in cui manca uno specchio fisso oppure mobile tra sensore e ottica.
Uno degli aspetti più tipici di queste fotocamere digitali è legato al fatto di non avere né lo specchio né il pentaspecchio, chiamato anche pentaprisma, che invece si possono ritrovare in un modello Reflex. In questo modo, ecco che le fotocamere mirrorless si caratterizzano per avere dimensioni senz’altro più contenute in confronto alle Reflex, ma al contempo sono in grado di mantenere un certo livello di qualità dell’immagine delle foto che si scattano. Una variabile da considerare, però, è quella dell’obiettivo, il cui acquisto deve essere sempre ben ponderato. L’elenco di obiettivi mirrorless su Ollo vi consentirà di individuare il modello più adatto in base alle vostre esigenze.
Mirini ottici o mirini elettronici
Questo tipo di fotocamere digitali si caratterizza per poter contare sulla presenza di appositi mirini ottici, piuttosto che di mirini elettronici. Solo in questo secondo caso possono contare sull’appartenenza alla categoria EVIL. Sul mercato sono stati proposti anche dei modelli dotati di un sistema che si può definire ibrido, ovvero dotati di un mirino elettronico, ma anche di un mirino ottico semplice, quindi senza alcuno specchio. Un gran numero di fotocamere mirrorless si caratterizzano per avere una forma, ma anche un aspetto estetico che ricorda sempre di più le fotocamere compatte rispetto che le Reflex.
Le varie tipologie di obiettivi mirrorless
È giusto mettere in evidenza come siano ben tre le tipologie più diffuse di obiettivi mirrorless. Si tratta degli obiettivi grandangolari, quelli normali e quelli che vengono chiamati teleobiettivi. L’aspetto che più differenzia queste categorie è rappresentato dalla distanza focale, ovvero la distanza da cui l’obiettivo riesce a mettere a fuoco la scena che sta inquadrando. Di conseguenza, ecco che la focale si può considerare come la distanza che c’è tra l’obiettivo e il sensore della fotocamera.
Gli obiettivi che vengono considerati normali, sono quelli dotati di un apposito kit, ovvero che detengono una distanza focale che va da 24 mm a 70 mm. Si tratta di una soluzione che torna decisamente utile in tutti quei casi in cui il soggetto da inquadrare è nelle vicinanze. Di conseguenza, ecco che rappresentano una soluzione adatta a realizzare un ritratto, perché la loro peculiarità è quella di deformare in maniera veramente leggera l’immagine.
Gli obiettivi quadrangolari si caratterizzano, invece, per essere dotati di una focale inferiore in confronto a quanto avviene nella prima categoria che abbiamo descritto. Proprio per questa ragione, vengono spesso impiegati nel momento in cui il soggetto che si deve fotografare è particolarmente esteso. Si tratta delle lenti che vengono usate più di frequente per realizzare delle foto di un paesaggio, oppure per scattare delle foto di architettura o, ancora, per inquadrare gli spazi interni di un certo immobile. Nella categoria degli obiettivi grandangolari troviamo tutti quei modelli che sono dotati di una distanza focale che va da 12 fino a 24 mm.
I teleobiettivi rappresentano l’ultima categoria e la scelta in questo caso è legata alla necessità di scattare delle foto a un soggetto che si trova ad una notevole distanza. Si tratta degli obiettivi maggiormente diffusi nell’ambito delle fotografie sportive, piuttosto che quelle legate all’astronomia piuttosto che alla natura. In molti casi possono tornare utili anche per eseguire degli ottimi ritratti. C’è da mettere in evidenza come, spesso e volentieri, si tende a prendere in considerazione un simile obiettivo mirrorless nel momento in cui riesce a riprendere una distanza focale che va oltre la soglia dei 100 mm.