Ma chiede il rinvio dello switch-off
“Siamo preoccupati per questo passaggio perchè l’esperienza delle Regioni che già sono passate al digitale terrestre dimostra un ridimensionamento, negli ascolti e nella programmazione, dell’emittenza locale, penalizzata anche da difficoltà di adeguamento tecnologico e dal numero già assegnato sul telecomando”, ha detto il presidente Enrico Rossi presentando i contenuti della proposta di legge. “Inoltre sappiamo che ci saranno difficoltà di ricezione del segnale per molte zone della nostra regione, ad esempio quelle montane e che ad esserne colpite saranno fasce deboli della popolazione. Per questo abbiamo deciso di intervenire a sostegno dell’emittenza locale toscana, che rappresenta un patrimonio del pluralismo, e per aiutare, nella misura in cui ci sarà possibile, gli enti locali e i cittadini in questo delicato passaggio”. La proposta prevede la concessione di contributi a fondo perduto non superiori a 200.000 euro a sostegno dell’emittenza locale, ossia agli operatori di rete con precisi requisiti di qualità per le spese di investimento diretti all’innovazione tecnologica degli impianti e delle apparecchiature. Inoltre contributi agli enti locali per l’adeguamento degli impianti di ripetizione nelle zone oscurate (montagne e valli) di loro proprietà. La Pdl prevede uno stanziamento iniziale di 1.050.000 euro. Si sta studiando la possibiità di attingere a fondi europei per incrementare il budget.
A questa misura si aggiungono e si aggiungeranno altri interventi della Regione. E’ stato approvato un protocollo di intesa con Anci e Uncem che prevede le iniziative di supporto alle fasce deboli della popolazione (persone non autosufficienti, disabili, ultrasessantacinquenni, residenti nei comuni montani) per il superamento delle difficoltà tecniche connesse con il passaggio al digitale. Verrà utilizzata la rete dei 180 sportelli PAAS (Punti di accesso assistito ai servizi) sparsi sull’intero territorio, e verrà costituito un gruppo di volontari adeguatamente formati per fornire assistenza, anche a domicilio, alla cittadinanza per la sintonizzazione dei nuovi canali sul telecomando. Ci sarà anche una mappatura del segnale.
E’ in fase di definizione un protocollo di intesa da stipulare con Cna e Confartigianato per concordare insieme alle rappresentanze degli antennisti un codice etico e un prezzario di riferimento. Si lavora per estendere l’intesa alle Associazioni di tutela dei consumatori. In collaborazione con Rai Way e con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana, verranno organizzati una ventina di momenti di formazione nelle scuole toscane, per coinvolgere sulle questioni operative del digitale un numero significativo di giovani che possano aiutare i familiari eventualmente in difficoltà nelle problematiche di installazione del decoder e di sintonizzazione dei canali.