Maneggevole, elegante e... competitiva. Nel prezzo
SIENA. Si chiama Korando. Una storia lunga 36 anni – è il modello più longevo di auto coreane al punto da essere inserito nei Guinnes asiatici – in casa Ssangyong. Un’auto legata ad una storia che ha dalla sua solo successi. La Korando già dal 1996 usa tecnologia diesel Mercedes-Benz ed oggi vanta una eleganza tutta europea grazie alla matita di Giugiaro che ha disegnato la nuovissima 2011. Siamo andati a vederla nella concessionaria Peragnoli Scar di Siena in Via Cassia Nord 112/A località S. Martino, dove ci ha accolto il Sales Manager Roberto Bacarelli, in locali ampi e ben illuminati dove al centro c’era LEI. La sua personalità marcata la rende un unicum nel settore SUV di nuovissima generazione anche grazie ad una ampia scelta di accessori ed a performance su strada di notevole interesse. Ad un prezzo decisamente competitivo rispetto alle “sorelle”.
Grande, ma nello stesso tempo maneggevole. Ecco le dimensioni: è lunga 441 cm, larga 183 e alta 171 cm, e il bagagliaio ha un volume di 486 litri. Disponibile in due diversi allestimenti (C e Classy), su tutte le Korando ci sono l’Esp, il controllo di trazione e il sistema che evita l’arretramento nelle partenze in salita, gli airbag frontali, laterali e a tendina, gli appoggia testa anteriori attivi e gli attacchi Isofix per i sedili posteriori. Non mancano il climatizzatore manuale, gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, la radio con cd, mp3, sei altoparlanti e le prese Aux e Usb per collegare i lettori di file musicali, il computer di bordo, il regolatore di velocità e gli specchietti retrovisori riscaldabili e regolabili elettricamente. Di serie il bluetooth per il cellulare con i comandi al volante: per avere sempre le mani libere. Non mancano i sensori di parcheggio e una dotazione di sicurezza che comprende oltre agli airbag e ai poggiatesta attivi anche il controllo della stabilità con funzione antiribaltamento e assistenza per le partenze in salita.
La portiera si apre con leggerezza, nonostante sia robusta. L’interno è caratterizzato da un abitacolo spazioso, tra i maggiori del segmento con un passo di 2,65 m. Il posto guida assicura vero comfort e ottima visione della strada, senza perdere l’immediatezza del controllo dei comandi e l’accesso a ben 44 (!) vani in cui sistemare piccoli o ingombranti oggetti, necessari nei lunghi viaggi o negli spostamenti di lavoro. Ricchezza di optional per l’automobilsta più esigente: l’allestimento Classy aggiunge il “clima” automatico, i vetri posteriori e il lunotto scuri, i cerchi in lega di 18 pollici con pneumatici 225/55, sedili rivestiti parzialmente in pelle e riscaldabili (gli anteriori), gli specchietti ripiegabili elettricamente.
Korando è la prima Ssangyong ad avere un telaio monoscocca e monta un propulsore disegnato e prodotto interamente dalla casa. L’auto è costruita su una nuova piattaforma modulare che sarà utilizzata anche per i prossimi 3 modelli in previsione di uscita sul mercato 2014, e utilizza un nuovo motore 2.0 quattro cilindri turbodiesel da 175 CV abbinato a un cambio manuale a sei marce, automatico optional. La trazione può essere a due ruote motrici (2WD) o integrale a inserimento elettronico (AWD). E noi ci mettiamo alla guida per verificare tutto ciò. Usciti dalla concessionaria Peragnoli Scar, con accanto il nostro amico Roberto, ci avventuriamo alla volta di Monteriggioni sulla statale Cassia, strada affascinante con i suoi panorami ma abbastanza pericolosa con i suoi saliscendi, gli alberi a bordo carreggiata, gli incroci a raso improvvisi. Ma noi ci sentiamo sicuri, grazie alla stabilità della Korando in ogni situazione, e possiamo sfruttare nei brevi rettilinei la potenza del turbodiesel per superare senza difficoltà i mezzi agricoli che incontriamo in questa bella primavera soleggiata. Il cambio è leggero così come la maneggevolezza del volante, e la guida non risulta stancante. Arrivati alla colonna di Monteriggioni, decidiamo di tornare indietro per un’altra via. Alla rotonda saliamo sulla Siena-Firenze, per verificare il comportamento su una strada di scorrimento “veloce”. Sulla rampa di ingresso acceleriamo per facilitare l’inserimento in carreggiata, la ripresa è ottima e approfittiamo di un rettilineo per “lanciare” la Korando anche se il limite di 90 kmh ci ammonisce… non possiamo approfittare per raggiungere velocità “autostradali”, dobbiamo passare davanti un autovelox, ma il senso della potenza della nostra “Coreana” ci soddisfa lo stesso. E rallentare, dolcemente, per guidare nei limiti di velocità fa tornare il sorriso anche al nostro Roberto.