di Michele Pinassi
SIENA. Mercoledì sera di metà Luglio. Non è particolarmente caldo, stasera, complice una perturbazione che ha portato piogge e temporali in gran parte dell’Italia. Sarà però una nottata calda su Twitter, che inizia intorno alle 23:00 ora italiana (UTC +2).
Da svariati account Twitter verificati di personalità importanti del mondo politico, imprenditoriale e dello spettacolo statunitensi arriva un invito a inviare i propri BitCoin a un certo indirizzo, con la promessa che saranno restituiti “raddoppiati”.
Su Twitter scoppia il caos (e il caso). I tweet vengono subito ricondivisi e rimbalzati in ogni parte del network, tra cui non mancano le richieste di chiarimenti a @TwitterSupport. Parte subito l’hashtag #twitterhacked.
Nel frattempo aumentano le transazioni sull’indirizzo BitCoin indicato, la cui prima transazione nota risale alle 21:03 del 15 luglio 2020-07-15. Al momento sono 376 transazioni, per un totale di 12.86584703 BTC ricevuti (equivalenti, al cambio attuale, a oltre 117.000$. Poco più di 100.000€).
Anche se l’indirizzo è stato quasi subito segnalato sul Bitcoin Abuse Database, la promessa del raddoppio sembra sia riuscita a raccogliere un bel po’ di soldi. Un bottino niente male, anche se sarà tutta da verificare la reale entità della truffa messa in atto. Qualcuno già la chiama la più grande truffa (“scam”) coordinata via Twitter, che vede coinvolte personalità (quantomeno i loro account Twitter) del calibro dell’ex presidente Obama, Bill Gates, Elon Musk, Jeff Bezos…
Quali saranno le conseguenze per il popolare social network non lo sappiamo ed è sicuramente presto per dirlo. Sarà interessante capire come sia stato possibile, ovviamente. Nel frattempo Twitter ha bloccato tutti gli account verificati, che da ieri sera non possono più postare (certe volte è bello “essere nessuno”). Sicuramente questo attacco massiccio agli utenti di Twitter (come ogni scam, fa leva sulla credibilità del presunto autore del post per indurre gli utenti a inviare denaro) avrà delle conseguenze pesanti sulla sua reputazione.
Il consiglio è sempre lo stesso: non credete mai ciecamente a ciò che leggete su Internet, soprattutto quando vi chiedono denaro. Che sia per una presunta sanzione, regalo, donazione, fate sempre le necessarie e opportune verifiche prima di cadere nella trappola: ciò che inviate, spesso e volentieri, è già perso.