ROMA. Il web moderno ci mette costantemente di fronte a una valanga di contenuti di ogni genere che ci arrivano in svariati formati, siamo questi download diretti, o documenti salvati da noi nelle varie pagine che incontriamo, tra social e servizi di streaming, magari con una cattura video, o semplicemente sfruttando gli strumenti di download forniti dalla piattaforma in questione.
Tra i contenuti che detengono il vero potere della rete attuale ci sono i filmati assieme ai file audio. Cresciuti a dismisura grazie al miglioramento delle reti mobile, così come alla crescita della potenza hardware degli smartphone, i file audio-video sono oramai lo standard della comunicazione e al giorno d’oggi ci ritroviamo, solo attraverso Whatsapp e altre app di messaggistica e sharing, con i telefoni piani zeppi di materiale che arriva nei più svariati formati.
E’ proprio per questo motivo che diventa necessario utilizzare uno strumento di conversione, per prima cosa col fine di uniformare il tipo di file, e soprattutto con l’obiettivo di rendere i contenuti a nostra disposizione disponibili sul maggior numero di device possibile, e riproducibili quindi dai player più noti e sfruttati.
Convertire un file wma in mp3, formato ben più utilizzato e comodo per condividere e riprodurre i nostri file, diventa possibile e semplicissimo sfruttando un software di conversione come Movavi.
Ecco che in pochi click, ci ritroviamo con un file completamente nuovo, nel formato desiderato e con la possibilità di stabilirne le dimensioni rinunciando magari a qualche dettaglio di qualità per renderlo meno pesante e più adatto alle nostre memorie.
Una volta scoperto come funziona, avremo così la possibilità di convertire valanghe di file, proprio per garantirne la fruizione sui più svariati dispositivi, oltre che la conservazione in archivio.
La conversione file è diventata così una componente fondamentale del mondo social e web, proprio perché ci offre la possibilità di rendere i nostri contenuti riproducibili e condivisibili sui social network, o più adatti magari allo scambio tramite Telegram e Whatsapp.
La diffusione di questo metodo si lega indissolubilmente ai software di conversione, un asso nella manica ormai alla portata di tutti.