Telecamere violate, stampanti impazzite, Rosneft e l’embargo dei siti
di Michele Pinassi*
SIENA. Prosegue senza sosta l’offensiva cyber ai danni della Russia, perpetrata da Anonymous e da gruppi collegati.
Uno degli ultimi atti rivendicato dal collettivo GhostSec, a mezzo Twitter, è stato l’invio a centinaia di stampanti militari e governative di questo messaggio: “This isn’t your war. This is your government’s war. Your brothers and sisters are being lied to… Some of these units fight Putin’s war thinking that they’re going to make history great for the greater good instead of being told that they will in fact partake in a Ukrainian invasion. Brother open your eyes. Slava Ukraini. God bless the Ukrainians and the Russian people.”
Attacco che arriva pochi giorni dopo la pubblicazione di un sito web dal nome evocativo, behindenemylines.live, che aggrega centinaia di telecamere russe violate da alcuni membri del collettivo Anonymous.
In molte di esse, nello stream video, è stato aggiunto un messaggio di rivendicazione “Putin is killing…“.
Aggiornamento odierno, attacco ed esfiltrazione di oltre 20 Terabyte di dati della compagnia petrolifera Rosneft, partecipata in maggioranza dal governo russo. Gli attaccanti hanno pubblicato i dati riservati sul darkweb, scaricabili via TOR.
Per finire, segnalo l’iniziativa “Redirect Russia” dedicata ai webmaster: includendo una riga di codice nelle loro pagine web (essenzialmente, includendo un javascript), tutti i visitatori provenienti da IP geolocalizzati in Russia saranno reindirizzati a una pagina di cortesia, bloccandone di fatto l’accesso al servizio.
Concludo con una notizia OT rispetto al tema del post, ma non posso esimermi dal congratularmi con Carola Frediani e le associazioni Guerre di Rete e Cyber Sayan per l’ultima metamorfosi di un progetto editoriale di successo: Guerre di Rete, da oggi sul web al sito www.guerredirete.it.
P.S. Interessante report del team Cisco Talos Intelligence Group in merito all’uso, da parte di cybercriminali opportunisti, dei canali di controffensiva cyber per diffondere malware: dateci un’occhiata.
*www.zerozone.it