ROMA. Sicuramente molti hanno sentito parlare di attacchi informatici negli ultimi anni, sia in Italia che nel mondo. Quando avvengono questi eventi, i primi dati che vengono “attaccati” sono quelli che vengono definiti “sensibili”. Ma cosa rende un dato “sensibile”? Cosa si può fare per proteggere questi dati? Scopriamo le risposte a queste domande in questo articolo.
Cos’è un dato sensibile?
Negli ultimi anni, la cybersecurity è diventata fondamentale per ogni contenuto e progetto reperibile online. Proteggere i dati è fondamentale per qualsiasi utente, specialmente quando si parla di quelli “sensibili”. Per dati sensibili s’intende tutti quei dati che riguardano la sfera intima della persona, in particolare (quando si tratta di navigazione online) quelli riferiti all’identità, dall’anagrafe alle immagini. Oltre a questi, possono essere definiti come sensibili i dati giudiziari, i dati legati allo stato di salute dell’individuo, quelli legati all’orientamento sessuale, religioso, politico, ecc…
Di seguito una lista base dei dati in questione:
- Origine, che sia etnica o razziale
- Idee filosofiche e religiose
- Adesioni e opinioni politiche (partiti, sindacati)
- Orientamento sessuale
- Vita sessuale
- Stato di salute
Questi dati richiedono massima riservatezza quando vengono trattati soprattutto in ambito giuridico, tanto che il codice della privacy richiede l’utilizzo di tecniche di cifratura e/o codici identificativi per proteggere i dati sensibili degli utenti anche per chi ha l’accesso a tali dati.
Quando parliamo di navigazione sul Web sappiamo che questi dati possono essere usati per secondi fini piuttosto sgradevoli, come furto d’identità e vendita per scopo lucrativo. Quando avvengono attacchi da parte di hacker, spesso anche contro le istituzioni, viene chiesto un riscatto, data la mole e l’importanza di quei dati.
Cosa possiamo fare per proteggere i nostri dati sensibili?
Nel nostro piccolo non possiamo far altro che proteggere quella singola stringa da cui dipende l’accesso a tali dati, ovvero la nostra password, insieme agli altri dati d’accesso sui vari siti a cui siamo iscritti o a cui abbiamo dato i nostri dati. Per farlo, è fondamentale seguire alcune linee guida fondamentali:
- Varietà: non usare sempre la stessa password, cerca di creare delle password “a prova di hacker” e utilizza un gestore delle password per tenerle al sicuro.
- VPN: utilizza una VPN per proteggere i tuoi dati mentre navighi. La VPN è una rete virtuale privata che garantisce un livello maggiore di sicurezza rispetto alla normale connessione che usiamo quotidianamente.
- Complessità della password: in linea col discorso fatto nel primo punto, la complessità della password è essenziale, poiché le password (anche se raccolte da un gestore) hanno bisogno di essere cambiate spesso, e soprattutto di essere complesse. Lettere (maiuscole e minuscole), numeri e simboli devono essere presenti in una password degna di questo nome, in caso contrario questo dato più che delicato può essere facilmente rubato dai software maligni utilizzati dai “pirati informatici”.
- Lunghezza della password: oltre alla complessità, la password deve rispettare anche un determinato range di lunghezza per essere abbastanza complessa. Cerca di mantenerti tra gli 8 e i 16 caratteri, per non avere né una password troppo corta, né troppo lunga da ricordare.
- Attenzione: quante volte, prima di iscriverti a qualsiasi tipo di sito, hai accettato termini e condizioni senza neanche guardare? Ebbene, questo è un errore. Ovviamente, tali termini sono lunghi e noiosi da leggere, ma possono nascondere postille che potrebbero recare danni in futuro. È fondamentale il ruolo del GDPR, ovvero il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, emanato dall’Unione Europea nel 2016. Il GDPR fa da modus operandi per quanto riguarda il trattamento della privacy e dei dati personali. Inutile dire che bisogna anche fare attenzione a ciò su cui clicchi, poiché molti siti presenti online possono nascondere dei secondi fini legati a truffe e affini. Tieni gli occhi aperti, usa il buon senso e controlla il sito prima di iscriverti, la fretta non porta mai a qualcosa di buono!
- Social: parlando dei dati sensibili legati alle proprie ideologie, puoi decidere di rendere privati i tuoi profili social, per esprimere le tue idee verso un numero ristretto di persone, tra amici e membri della famiglia.
Questi erano alcuni degli accorgimenti che puoi prendere per proteggere i tuoi dati sensibili online. Ricordati che la perdita di tali dati non è un danno da sottovalutare, e poiché stando sul Web è impossibile proteggersi al 100%, è importante fare il possibile affinché tali perdite non avvengano. Per stare al sicuro, meglio partire da sé stessi!